Londra al voto. Chi è il più verde tra i possibili sindaco?
L'ambiente al primo posto per tutti i candidati. E nessuno mette in discussione la congestion charge. Il primo maggio si vota per scegliere il primo cittadino della capitale britannica
23 April, 2008
di Paolo Gerbaudo
Chi è il più verde del reame? Il 1° maggio si rinnoverà il sindaco di Londra e buona parte dell'assemblea cittadina. Al centro del dibattito sono l'ambiente e i trasporti pubblici. A contendersi l'incarico di primo cittadino 4 candidati principali, il Labour Ken Livingstone, il Tory Boris Johnson, la verde Sian Berry, il liberaldemocratico Brian Paddick. Dopo una battaglia iniziale legata più allo stile e alle storie personali negli ultimi giorni la discussione si è spostata sulle proposte politiche concrete avanzate dai candidati.
Diversamente dal sistema politico italiano, per i britannici i programmi avanzati all'elettorato sono una cosa quasi sacra, su cui davvero si valuta punto per punto chi più corrisponde alla propria posizione.
Ma quali sono le differenze nelle proposte fatte dai diversi candidati sulla questione dell'ambiente e dei trasporti pubblici?
Ambiente
La prima cosa che salta agli occhi è quanto tutti i programmi siano fortemente "verdi" con l'ambiente che rappresenta addirittura il tema più importante per la maggior parte dei candidati seguito a distanza dalla questione della sicurezza.
Livingstone rivendica le cose fatte sul terreno ambientale ed in particolare la congestion charge, la tassa che disincentiva la circolazione nel centro cittadino e l'avere messo Londra alla guida del gruppo delle 50 più grandi città del mondo che lottano contro l'effetto serra. Per il futuro il sindaco uscente promette di allargare la zona a basse emissioni, e di continuare con la tassa di 25 sterline al giorno contro i veicoli più inquinanti e in particolare i SUV soprannominati "trattori di Chelsea" dal nome del privilegiato quartiere londinese.
Johnson critica Livingstone sostenendo che migliaia di persone continuano a morire ogni anno a causa dello smog e che a Londra i risultati del riciclaggio sono i più scarsi di tutto il Regno Unito. Pur presentandosi come un candidato sensibile all'ambiente si è dichiarato contrario alla tassa di 25 sterline contro i veicoli più inquinanti. L'ex poliziotto ha proposto di adottare una carta verde per consentire ai consumatori che comprano prodotti sostenibili di ottenere forti sconti sui trasporti pubblici. Inoltre ha sostenuto la creazione di diversi punti per la raccolta differenziata e compostaggio presso tutti i supermercati e le zone di edilizia popolare. Se tutti quanti a cercare di mostrare le proprie credenziali ambientaliste, la parte del leone la fanno gli ambientalisti rappresentati nelle elezioni da Sian Berry, una giovane attivista ecologista che ha fatto campagne contro i fuoristrada responsabili di inquinare l'ambiente. La candidata promette fondi per l'isolamento termico delle abitazioni ed elettricità e riscaldamento solare su 100.000 palazzi cittadini entro il 2015, sostegno alle attivite' economiche sostenibili.
Trasporti
La questione ambientale è fortemente collegata a quella dei trasporti come e' evidente nel caso della "congestion charge". Oltre a questo punto i vari candidati hanno idee molto differenti.
Livingstone si oppone ferreamente all'ampliamento dell'aeroporto di Heathrow e alla costruzione di altre piste negli altri aeroporti. Il piano dei trasporti del sindaco inglese includono un piano per ferrovie metropolitane da 16 miliardi di sterline e un miliardo di sterline per modernizzare la metropolitana. Vuole anche introdurre un sistema di bici pubbliche sul modello parigino. Infine vuole estendere trasporti pubblici gratuiti per diverse fasce garantite.
Per Johnson il principale problema dei trasporti londinesi, sarebbe rappresentato dal famigerato bendy-bus, pullman snodabile che secondo lui sarebbero responsabili per gli ingorghi che si registrano nella capitale cittadina. In alternativa il candidato Tory propone di tornare ai vecchi Routemaster a due piani, purchè ecologici.
Paddick, invece del Routemaster vorrebbe la costruzione di una linea di tram che attraverserebbe la città da Camden a Peckham e Brixton, lungo un asse centrale mal collegato dai trasporti pubblici. Il candidato è stato criticato per volere cambiare il sistema di gestione della metropolitana aumentando le concessioni ai privati, che si sono già dimostrate disastrose dal punto di vista economico e dell'efficienza.
Il candidato verde Sian Berry si concentra invece sul problema dei costi dei trasporti, propone un taglio del 20% sul costo dei biglietti, e di ripublicizzare le parti della metropolitana che sono state messi in mano private e servizio notturno della metro durante il weekend. Infine sostiene l'introduzione di un limite di velocità a 30 chilometri orari su tutte le strade secondarie.
Il quadro complessivo è quello di una città in cui la causa ecologista ha fatto breccia e tutti i candidati cercano di inserirsi in questa area di consenso.
La cosa più sorprendente è che nessuno, neppur il conservatore Johnson proponga di eliminare la Congestion Charge, il pedaggio per entrare nella zona centrale della città che è odiatissimo dagli automobilisti.