Inquinamento, il blocco funziona
Polveri sottili in calo del 70% anche grazie al vento
09 February, 2004
GIUSEPPINA PIANO Tutti a motori spenti. Tutti ad eccezione dei tifosi che alla fine sono arrivati allo stadio Meazza in auto, malgrado fosse stato deciso un divieto d´accesso ferreo e totale in entrata a Milano. Un divieto che nel pre-partita di ieri è stato precipitosamente tolto dai vigili, su sollecitazione anche della questura, causa «rischi per l´ordine pubblico». Chi c´era racconta che, tra le macchine imbottigliate in uscita dalla tangenziale in via Novara, la rabbia dei tifosi era tale da prevedere scontri fisici. Sono state invece 1.734 le multe da 68,25 euro date dai vigili in tutta la città ad altrettanti automobilisti in circolazione, su 8.344 controllati. Mentre il presidente regionale Formigoni ha bacchettato, liquidandoli come «casi di infantilismo», i 14 sindaci della Bergamasca che non hanno aderito al blocco. In bicicletta i più. Ma anche in monopattino o sui rollerblade, qualche temerario addirittura a cavallo. È stata una città che ha riscoperto il passeggio, quella di ieri. L´unico fuori-programma per San Siro, caos, urla e tanta rabbia dalle 13 all´uscita della tangenziale ovest verso lo stadio. Impossibile entrare in via Novara. Ma impossibile, anche, trovare un parcheggio dove lasciare l´auto. Questura e polizia municipale, poco prima delle 14, hanno deciso di togliere il blocco e solo allora la situazione si è normalizzata. In serata gli inquinanti erano crollati, con diminuzioni del 70-80 per cento, in tutta la Regione. In città, in via Juvara il Pm10 è sceso da 59,4 microgrammi per metro cubo a 3, al Verziere da 59,2 a 40. Ma attenzione: anche il vento ha aiutato il miglioramento, dicono gli esperti. Duro è invece il giudizio del vice sindaco Riccardo De Corato, quando dice: «Dal punto di vista dell´inquinamento queste giornate ecologiche non servono assolutamente a nulla. Ormai è appurato». Si è chiusa così, l´ultima domenica a piedi della stagione 2003-2004. Un´altra a marzo potrebbe essere imposta solo da un nuovo innalzamento dello smog. E pazienza se Andrea Poggio di Legambiente dice che un´altra domenica senz´auto «sarebbe un atto dovuto da parte di Formigoni, visto che non ne ha fatte né a dicembre né a gennaio». In Regione, però, chiudono la porta e parlano di nuovi blocchi «solo se necessari», ovvero se imposti dallo smog. Il presidente Roberto Formigoni, ieri, piuttosto si è detto assolutamente soddisfatto della propria ricetta: «Cinque anni di programmazione stanno dando i risultati sperati: l´aria è ora molto più pulita». In mattina il governatore ha fatto jogging al Parco delle Cave con Gabriele Albertini, appuntamento-fitness ormai tradizionale per i due a suggello del ritrovato asse tra Palazzo Marino e Pirellone. Il sindaco, dopo essersi sentito con Valter Veltroni, ha auspicato per parte propria anche un´alleanza Milano-Roma per trovare strategie comuni contro l´inquinamento.