Quattro termovalorizzatori e il nuovo Gra nell’agenda di Alemanno
Il documento programmatico che sarà illustrato nel corso del primo consiglio comunale contiene la costruzione del nuovo anello del Gra e di quattro impianti di trattamento dei rifiuti. Duro il commento di Legambiente Lazio
22 May, 2008
Sarà presentato lunedì 26 maggio, nel corso del primo consiglio comunale, il documento programmatico dell’amministrazione Alemanno, che contiene le principali misure che il neo sindaco intende realizzare nel cinque anni del suo mandato. Per quanto riguarda i provvedimenti in campo ambientale, in sostanza vengono confermate le proposte già inserite nel programma elettorale. Si parte con una vera e propria cura del ferro (e del cemento) in materia di infrastrutture. Confermata, infatti, la costruzione di un nuovo anello del Gra, che si chiamerà Nuova infrastruttura anulare (Nia), e che dovrebbe diventare il punto centrale del “Piano strategico della mobilità” di prossima redazione. Un’opera che, per la verità, suscita non poche perplessità nel mondo ambientalista. «Mi chiedo che senso possa avere investire sei miliardi di euro in una infrastruttura di questo tipo – dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – che non solo non è utile, ma danneggia i cittadini che risiedono nelle zone interessate, passando sopra le case e attraversando delle aree protette». Secondo l’ambientalista, il budget previsto per la Nia potrebbe essere utilizzato per altri interventi: «Mi chiedo come si potrà spiegare ai cittadini che quei soldi non sono stati usati per migliorare i treni per i pendolari e mettere in sicurezza le stazioni periferiche».
Non ci saranno, invece, gli annunciati accertamenti – e i conseguenti stop – sui cantieri delle nuove linee della metropolitana. Un sospiro di sollievo per gli ambientalisti, che si erano dichiarati contrari a una eventuale interruzione dei lavori per consentire nuovi controlli. E presto le ruspe dovrebbero arrivare anche sul tracciato della ferrovia Roma-Lido, che Alemanno intende allungare fino a Torvajanica, aumentando anche la frequenza dei treni. Sempre sul fronte del trasporto pubblico, infine, il nuovo sindaco pensa di mandare in pensione i cosiddetti “jumbo-bus”, a suo parere troppo grandi per le strade del centro di Roma. Gli auto-articolati dovrebbero essere rimpiazzati con veicoli più piccoli e con navette elettriche in funzione nel centro storico.
In tema di rifiuti, il documento di programma conferma le recenti dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente, Fabio De Lillo, tornando a parlare di quattro termovalorizzatori da realizzare a Roma entro cinque anni. Una misura che contraddice il piano regionale messo a punto dal commissario Marrazzo, che invece prevede quattro impianti per l’intero territorio laziale. «Vedo molta ideologia e poco senso della realtà in affermazioni di questo tipo – commenta ancora Lorenzo Parlati – Numeri del genere non hanno alcun senso, mentre sarebbe necessario occuparsi con maggiore decisione della differenziata e della chiusura delle discariche, a partire da Malagrotta». Già nel programma elettorale di Alemanno, però, si auspicava un ritorno alle proposte della giunta regionale di Storace (7 inceneritori complessivi, di cui 4 tra Roma e provincia), giudicando insufficienti le misure previste dal piano Marrazzo. Parallelamente alla costruzione degli impianti, il sindaco PdL punta ad aumentare la raccolta differenziata fino al 35% entro il 2010. Per riuscire nell’intento, Alemanno prevede l’intervento dei privati nella raccolta porta a porta e l’attivazione di un servizio di smaltimento specifico per supermercati e ristoranti.