La Regione conferma: «Quattro termovalorizzatori per il Lazio»
In una intervista al Messaggero, Marrazzo conferma le anticipazioni del vicepresidente della giunta regionale sul nuovo piano rifiuti. Restano quattro in totale, gli impianti di gassificazione dei rifiuti del Lazio. E gli obiettivi della raccolta differenziata sono stati ritoccati al ribasso
06 June, 2008
La Regione Lazio non rivede i suoi piani in materia di impianti di trattamento dei rifiuti. Nonostante le recenti esternazioni del Campidoglio sulla necessità di costruire quattro termovalorizzatori nella sola città di Roma, il presindente della Regione Lazio, Piero Marrazzo (che è anche commissario straordinario per la gestione dei rifiuti) ha ribadito che gli impianti da realizzare (o da ampliare) saranno sì quattro, ma in tutta la Regione.
Quello del numero degli impienti di trattamento, dunque, rimane un punto fermo, come già anticipato qualche giorno fa dal vicepresidente della giunta regionale, Esterino Montino, che aveva dichiarato: «Il prossimo 24 giugno il presidente Marrazzo presenterà in consiglio il suo piano rifiuti aggiornato con la previsione chiara di quattro gassificatori». Ai tre già impianti già esistenti o in fase di costruzione (Malagrotta, San Vittore e Colleferro) dovrebbe quindi aggiungersi un quarto gassificatore ad Albano.
Oltre ai termovalorizzatori, il nuovo piano di Marrazzo prevede anche la realizzazione di sette nuovi impianti per la selezione e il trattamento di cdr e di sei impianti di compostaggio (attualmente, nel Lazio ce ne sono due. «L'obiettivo – hanno chiarito i vertici regionali – è quello di arrivare al 35 per cento di raccolta differenziata nel 2010 e al 50 per cento nel 2012». Percentuali ribassate, dunque, rispetto alla prima stesura del piano, che prevedeva il 50% di raccolta differenziata già nel 2010.
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