Termovalorizztori, Montino lancia Albano. Ed è polemica
dal Messaggero del 06.06.2008
12 June, 2008
di MARCO GIOVANNELLI
Albano avrà il suo termovalorizzatore e Fiumicino si propone per ospitare un altro impianto. Il nuovo Piano rifiuti per evitare al Lazio di finire nell’emergenza come in Campania, sarà presentato in consiglio regionale il 24 giugno ed Esterino Montino (vice presidente della giunta regionale) ha anticipato ieri le linee principali gettando il sasso nello stagno del dibattito politico e provocando subito tante reazioni. Tranne quella del presidente della Regione Piero Marrazzo che ha fatto sapere attraverso i suoi portavoce di non voler commentare le parole di Montino. Sembra però che Marrazzo non abbia gradito l’anticipazione anche perché oggi è previsto un incontro di maggioranza per risolvere il nodo rifiuti attraverso una soluzione condivisa fra tutti. In mattinata Montino (intervenendo durante i lavori della commissione ambiente del consiglio regionale) aveva detto che nel nuovo Piano rifiuti «sono previsti quattro impianti di termovalorizzazione, assolutamente indispensabili per chiudere il ciclo e 7 nuovi impianti per la selezione e il trattamento di combustibile da rifiuti». Poi ha spiegato meglio il suo pensiero: «Il termovalorizzatore di Albano è in discussione così come tutti i punti del Piano. C’è ancora una valutazione non unanime da parte della maggioranza ma credo che sia giunta l’ora di uscire da una falsa ipocrisia e affrontare con schiettezza tutti gli argomenti. Sono convinto che nessuno vuole vedere a Roma i rifiuti in strada come a Napoli e allora, senza demonizzare nulla, bisogna valutare con freddezza e spirito di governo tutte le soluzioni».
La Regione ha fretta di arrivare a un accordo su Albano (soprattutto di valenza economica) anche perché ci sono sempre in bilico i 200 milioni di euro del “cip6”, il programma ministeriale che assegna i fondi per la costruzione dei termovalorizzatori. Anche per questo motivo la proposta del sindaco di Fiumicino Mario Canapini, potrebbe essere accolta con favore ma se sembra non attuabile perché i tempi per la richiesta del finanziamento statale è ormai scaduto. Canapini ha offerto la sua disponibilità al presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. L’occasione è stata un incontro promosso a Palazzo Valentini tra il presidente Zingaretti, il vicesindaco Mauro Cutrufo, l’assessore capitolino Sergio Marchi e 28 sindaci, per discutere anche come spendere i fondi regionali per l’emergenza rifiuti. «Non è una provocazione - ha detto Canapini -, non possiamo più chiudere gli occhi di fronte a un problema che potrebbe diventare drammatico».
La scelta di Albano però non è mai piaciuta alla Sinistra arcobaleno che dice: «Le dichiarazioni del vicepresidente Montino non le condividiamo. La scelta di Albano come sede per il quarto impianto è sbagliata e non trova alcuna giustificazione neppure nei numeri dell’attuale piano commissariale. Le priorità sono altre, a cominciare dalla raccolta differenziata e dagli impianti di compostaggio». Alla Sinistra arcobaleno potrebbe essere offerta comunque una via di uscita onorevole attraverso la possibilità di votare punto per punto il nuovo Piano rifiuti: in questo modo potrebbe dire no ad Albano ma alla fine potrebbe votare con la maggioranza sul provvedimento nel suo complesso. In questo modo sarebbero salvate le opinioni di tutti anche perché l’opposizione (che tanto da detto sull’impianto di Albano) non dovrebbe far mancare il suo appoggio. «Considero positivo che sarà indicato Albano come sito del quarto impianto», ha dichiarato Donato Robilotta, capogruppo regionale dei Socialisti Riformisti-Pdl facendo intuire quale potrebbe essere l’atteggiamento del Pdl.