Colpo di Tar a Palermo sulla Ztl a pagamento
Dopo due settimane in cui nel capoluogo siciliano si entrava in centro solo pagando un permesso, il Tar annulla perchè il provvedimento è stato adottato "in assenza di Piano Urbano del Traffico"
25 June, 2008
Dopo le strisce blu a Roma, colpo di Tar sulla Ztl a pagamento di Palermo. Il Tar, che si sarebbe dovuto esprimere sulla richiesta di sospensiva del provvedimento, ha deciso di passare direttamente ad annullare la misura adottata dal sindaco Diego Cammarata per combattere l´inquinamento.
I giudici del tribunale amministrativo, presidente Giorgio Giallombardo, relatore Salvatore Veneziano, terzo componente Roberto Valenti, hanno accolto tutti i ricorsi presentanti contro l´operazione pass. I due presentati da Confcommercio, Confartigianato, Adiconsum, Federconsumatori, Unione nazionale consumatori e Federalberghi, guidati dall´avvocato Alessandro Palmigiano, e quello depositato da 130 cittadini sostenuti dall´associazione Bispensiero. Il Tar ha ritenuto illegittima l´ordinanza del Comune perché adottata in assenza del Piano urbano del traffico senza il quale le Ztl possono essere istituite solo temporaneamente e senza richiedere un corrispettivo. ( Il Put è una sorta di piano regolatore della mobilità che, come recita il codice della strada, i comuni con una popolazione superiore ai 30 mila abitanti devono adottare.) I giudici del Tar hanno deciso di inviare la sentenza anche alla corte dei Conti per valutare l´eventuale ipotesi di danno erariale.
Il Comune ha 60 giorni di tempo per presentare appello al Consiglio di giustizia amministrativa. Ma Palazzo delle Aquile non sembra interessata a ricorrere. Almeno per ora. Ieri il sindaco Diego Cammarata ha sottolineato che la misura era stata adottata «nel solo intento di tutelare la salute dei palermitani, che considero di prioritario interesse, e non certo per determinare disagi ai miei concittadini.
Aspetto di leggere le motivazioni del tribunale. Su questa spinosa vicenda riapriremo il tavolo di confronto, nel quale terremo conto delle motivazioni del Tar, per arrivare a soluzioni efficaci e condivise». Due settimane è durata la misura antismog con le dieci telecamere accese (sette se si considerano anche le settimane in cui le limitazioni erano in vigore ma gli occhi elettronici non attivi) che ha costretto 300 mila palermitani ad acquistare pass per circolare in un´area di sette chilometri. Adesso, dopo l´annullamento delle ordinanze, i cittadini potranno chiedere sia il rimborso del costo del permesso che la cancellazione delle multe affibbiate dai vigili.
«Il Tar ci ha dato ragione in pieno - dice l´avvocato Alessandro Palmigiano - siamo veramente soddisfatti. I giudici sono stati seri e coraggiosi. Alle associazioni che rappresento interessa la lotta allo smog, ma fatta in modo rigoroso e attraverso provvedimenti condivisi». Soddisfatti anche gli attivisti di Bispensiero, che si sono riuniti in piazza Pretoria per festeggiare. Il loro ricorso, che raccoglieva le istanze di 130 cittadini, è stato discusso in aula da Nadia Spallitta, avvocato e consigliere comunale di Un´Altra storia. Per Massimo Merighi, presidente di Bispensiero «si trattava di un provvedimento talmente illegittimo e infondato che il Tar non ha esitato a prendere una decisione così forte e così immediata».