Toscana: Piano anti-smog, 3 milioni e 350 mila euro ripartiti fra i Comuni
Primo stanziamento della Regione per risanare la qualità dell’aria in Toscana. Franci: 'Toscana all’avanguardia rispetto alle altre regioni italiane'
16 February, 2004
firenze Continua l’azione di sistema antismog su scala regionale. “Lo scenario toscano – ha affermato l’assessore regionale all’ambiente Tommaso Franci - è più avanzato rispetto a quello di altre regioni italiane, in cui la battaglia contro le polveri fini è condotta ancora con misure emergenziali. Nella nostra regione siamo andati oltre la logica dell’emergenza, grazie al provvedimento adottato di medio-lungo periodo a carattere preventivo, con blocchi programmati e progressivi per i segmenti più inquinanti del parco veicolare: le macchine non catalizzate immatricolate prima del 1993, i veicoli commerciali leggeri immatricolati prima del 1994, e i motorini non euroconformi. Dopo una prima fase significativa di attuazione delle misure, che consistono attualmente in due giorni alla settimana di divieto di circolazione per i mezzi più inquinanti, saranno resi noti anche i risultati del monitoraggio della qualità dell’aria che sta conducendo l’Arpat”. Ma l’azione di sistema, come ha confermato l’assessore, non riguarda solo le misure di restrizione della circolazione per determinate categorie di veicoli. “Grazie all’accordo di programma firmato da 16 amministrazioni comunali, dall’Anci, e dalla province interessate, e grazie alla concertazione con le associazioni delle categorie economiche e sociali, in Toscana siamo riusciti ad organizzare un quadro strutturale omogeneo a livello regionale anche per quello che riguarda gli incentivi economici per accelerare il rinnovo del parco veicolare più inquinante con l’acquisto di mezzi ecologici”. Gli incentivi, omogenei a livello regionale (vedi tabella allegata), che vengono erogati dai singoli Comuni, sono previsti in caso di acquisto di mezzi privati e commerciali a gas oppure bifuel, per ciclomotori euro2 o elettrici e per bici elettriche, e anche per trasformare a gas alcune categorie di mezzi a benzina. “Ad oggi – ha aggiunto Franci - sono i mezzi a gas la soluzione più avanzata che consente di raggiungere il risultato più elevato in termini di costi-benefici”. Assumendo come parametri i valori di PM10 rilevati dalle stazioni di monitoraggio, tenendo conto sia della media annua che dei superamenti, e la percentuale di popolazione esposta, è stata stabilita la ripartizione delle risorse regionali (pari a 3 milioni e 350 mila euro) per il risanamento dell’aria nell’anno 2004 tra i 16 comuni sottoscrittori dell’Accordo di Programma. La cifra più elevata, circa 1 milione e 750 mila euro, va agli otto comuni dell’area omogenea fiorentina (per i dettagli vedi tabella allegata). Infine, in base ad uno studio condotto dal dipartimento regionale che si occupa della qualità dell’aria, si stima che accelerando il ricambio del parco veicolare esistente con mezzi meno inquinanti, sia possibile raggiungere nel 2010, per l’area omogenea fiorentina, un abbattimento della quantità di PM10 di circa il 60 per cento rispetto alla quantità emessa dal traffico veicolare nel 2001. (com/ft)