Un monopattino hi-tech per scoprire la città
Si chiama Segway
16 February, 2004
Si chiama Segway, ha un motore elettrico e impazza fra i turisti parigini. Potrebbe rivoluzionare il trasporto urbano ma molti lo giudicano \'troppo pericoloso\' Emanuela Mastropietro Turisti in monopattino hi-tech. A Parigi si puo’. La capitale francese è una delle prime metropoli al mondo a sperimentare le potenzialità commerciali di un nuovo mezzo di locomozione: il Segway Human Transporter, un marchingegno elettrico a due ruote prodotto negli Stati Uniti che ha l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare il concetto di trasporto urbano. Da qualche mese, i turisti in visita a Parigi hanno la possibilità di scoprire la città a bordo di questo silenzioso monopattino ecologico che ha un’autonomia di 25 chilometri e che puo’ raggiungere la velocità di una bicicletta: tutti i vantaggi di una lunga passeggiata senza l’inconveniente di gambe e piedi doloranti. Sono già centinaia gli stranieri che hanno approfittato del servizio offerto dalla “Paris Tours on Segway” (www.parissegwaytours.com), la società che organizza due visite guidate al giorno in monopattino hi-tech. Americani, australiani, inglesi, tedeschi, ma anche spagnoli e italiani, non esitano a sborsare 70 euro per percorrere in Segway i boulevard parigini, esplorare l’Île de la Cité, raggiungere il Louvre, avventurarsi sugli Champs Élysées… Da marzo a fine novembre, quattro ore in compagnia di una guida che (in inglese) magnifica la ville lumière. “In genere prevediamo gruppi di 7 persone- precisa Kally Mebane che con suo marito David gestisce la Paris Tours– ma recentemente, in occasione di un convegno della Microsoft, abbiamo affittato 23 Segway in un colpo solo”. La possibilità di vagabondare per la città in monopattino elettrico è concessa anche a chi non ha voglia di essere inquadrato in un tour organizzato o vuole fare a meno delle prestazioni di una guida: al Parking Vinci degli Champs Élysées si possono affittare dei Segway all’ora ( 15 euro) o per l’intera giornata (35 euro). Tuttavia, prima di poter lasciare il parcheggio, il conducente occasionale deve sottoporsi a una formazione obbligatoria – una sorta di corso di guida- al costo di 20 euro: manovrare il Segway, in effetti, è semplice ma non evidente. Per azionare il marchingegno e regolare la velocità è necessario utilizzare il proprio corpo: si parte, e si accelera, spostandosi in avanti; si frena sbilanciandosi all’indietro. L’ offerta della Paris Tours e quella del Parking Vinci hanno un denominatore comune: la società di trasporti pubblici Keolis . L’impresa francese, e soprattutto un suo dirigente – Sylvain Perrin – sono convinti che il destino del Segway sarà luminoso: nelle metropoli intasate dagli ingorghi, rese malsane dall’inquinamento, il monopattino elettrico si propone come un’alternativa intelligente all’automobile. Nel centro delle principali città francesi , Keolis sta mettendo in piedi una rete di parcheggi nei quali sarà possibile lasciare la macchina per affittare un Segway. L’idea è quella di sedurre e convertire al monopattino l’esercito di pendolari che ogni mattina, all’apertura degli uffici, si abbatte sui centri storici. Per il momento, l’azione di propaganda è limitata ai turisti. Che sembrano assolutamente indifferenti al polverone mediatico sollevato dalla commercializzazione del Segway negli Stati Uniti, unico Paese nel quale è possibile acquistare un monopattino hi-tech per l’equivalente di 4500 euro (su www.amazon.com ). Le polemiche riguardano soprattutto l’aspetto della sicurezza. Pensato per calcare i marciapiedi, il Segway è stato messo all’indice dalle associazioni dei pedoni americane: troppo pesante (35 chili) , troppo veloce (20 Km all’ora) per circolare tra mamme, bambini, persone anziane. Risultato: il Comune di San Francisco ha bandito il monopattino dai marciapiedi con un formale divieto. Altra grana: negli Usa, seimila esemplari di Segway sono stati appena ritirati dal mercato. Motivo: eventuali rischi in caso di panne della batteria. Ma gli incidenti di percorso non hanno spento l’entusiasmo dei sostenitori che sul sito di Segway (www.segway.com) o nell’animato blog che gli è stato consacrato (http://segway.weblogs.com/) esaltano e celebrano il monopattino hi-tech come l’invenzione del secolo.