«Targhe alterne? Meglio il blocco»
Nella domenica senz’auto grande ricorso al car-pooling
16 February, 2004
Nella domenica senz’auto grande ricorso al car-pooling . Il 22 si circolerà Sulle strade traffico ferragostano: centro storico semideserto Più frequentate, invece, le fasce periferiche della zona rossa La possibilità di viaggiare in tre evita i disagi alle famiglie e lascia semivuoti i centrobus e i parking di interscambio Su 200 controlli 50 multe. Al prossimo stop vigili raddoppiati Sorrentino: «Forse la domenica a piedi appare più gradita delle limitazioni nei giorni feriali» di Gian Marco Mancassola L’hanno studiata, se la sono fatta spiegare dagli amici, dai vigili, dai giornali e dalla tv. Poi, finalmente, l’hanno applicata e l’eccezione principe ha salvato la domenica a mezza città. È il car-pooling, ovvero meglio in tre anche se male accompagnati, che soli ma multati. I vicentini se ne sono serviti senza troppa parsimonia, guadando l’area proibita per arrampicarsi fino a Monte Berico, per sbarcare in fiera a Spaziocasa o per avvicinarsi al centro e godersi una vasca in corso sotto un sole tiepido. C’era il sole e mancavano le auto, proprio come a Ferragosto, non fosse stato per gli alberi ancora spogli, per i cappotti e per le mascherine di Carnevale. Vicenza si è svegliata tardi, ieri, dopo essersi sfogata sabato, l\'ultimo giorno di traffico per tutti e dappertutto, un cuscinetto di libera uscita fra le targhe alterne di giovedì e venerdì, e il blocco totale di domenica. Molte le strade deserte, soprattutto quelle più centrali, più vicine al centro storico, immerse in un silenzio irreale, rotto solo dalle evoluzioni dei campanari. Altre un po’ più frequentate, soprattutto quelle più vicine ai confini dell’area rossa, per una forza centrifuga tutta da dimostrare che portava i furbi ad osare con più convinzione intorno al perimetro, dentro e fuori dalle laterali delle principali arterie. Con l’aiuto del sole, però, la domenica è stata più appiedata e pedalata di quel che si temeva. In dieci ore di blocco, dalle 9 alle 19, sono stati controllati circa 200 veicoli: una cinquantina le multe rifilate dalla polizia municipale. Quattro le pattuglie in azione al mattino e quattro nel pomeriggio, in una giornata che nel menu aveva previsto anche il controllo del traffico a Monte Berico e nell’area del quartiere fieristico. Soddisfatti i vigili, che sottolineano come i vicentini abbiano saputo prendere coscienza del blocco e delle necessità, al di là del numero dei verbali. Nel cerchio circoscritto al centro storico, spiegano dal comando di contrà Soccorso Soccorsetto, le auto in movimento sono state rare. Più movimento nella fascia esterna, senza esagerazioni: per apprezzare il sacrificio dei vicentini, fanno notare, bastava metter piede sulla circonvallazione esterna, dove c’era il tradizionale traffico domenicale, e fare i dovuti confronti. «Il traffico era decisamente ridotto - conferma il vicesindaco e assessore all’ambiente Valerio Sorrentino -. Il car-pooling ha decisamente favorito le famiglie, riducendo per quanto possibile i disagi. Mi sembra che la città abbia reagito bene, anche grazie alla bella giornata: il centro era affollato, moltissimo sono andati a passeggio o hanno preferito la bicicletta». Sorrentino annuncia poi l’intenzione di raddoppiare il numero delle pattuglie in servizio per una nuova eventuale domenica senz’auto, una modalità di contrasto all’inquinamento che, se applicata di domencia, potrebbe essere preferita in futuro alle targhe alterne nei giorni di lavoro: «Credo che a queste condizioni il blocco totale di domenica venga accettato meglio delle targhe alterne nei giorni feriali. Ora faremo le nostre valutazioni». Piuttosto di ricorrere ai parcheggi di interscambio e quindi al centrobus, entrambi mezzi vuoti, i vicentini hanno preferito affollare i posti liberi lungo il perimetro dell’area interdetta per avvicinarsi più possibile al centro e farsi una bella passeggiata. «Bus mezzi vuoti? È una delle conseguenze del car-pooling», commenta l’assessore alla mobilità Claudio Cicero, rimasto a casa «nel pieno rispetto dell’ordinanza». La consolazione per gli affezionati al volante c’è: domenica non verrà ripetuto il blocco, come confermano Sorrentino e Cicero. La serie negativa delle nocive micropolveri, durata per ben 20 giorni consecutivi, si è interrotta venerdì, giorno di targhe dispari, quando le concentrazioni vicentine di pm10 sono scese sotto i 55 microgrammi per metro cubo d’aria, limite fissato per la protezione della salute umana. Lo spauracchio di un’altra domenica a piedi, quindi, è rinviato a non prima del 29 febbraio, sempre che si arrivi ad altri 9 giorni fuori norma di fila, sempre che non piova, sempre che le targhe alterne o il vento non compiano un altro mezzo miracolo, schiacciando le polveri sottili sotto quella benedetta soglia di 55 microgrammi.