"Cartesio? Neanche ricordo l’ultima volta che sono passati!"Â�
26 October, 2020
Oggi, mentre sfrecciavo in bici davanti alla copisteria di Via Guastalla angolo Via Artisti, ho notato un uomo che, con fare sospetto, svuotava dei cestini del Cartesio in un cassonetto dell’indifferenziata.
Il tempo di frenare e tornare indietro, e il danno era gia’ fatto: i due cestini erano stati vuotati dentro ai cassonetti, e il loro contenuto, pazientemente differenziato dai suoi clienti e - suppongo - da lui stesso, era andato in fumo.
O, almeno, e’ destinato a questa fine, dato che verra’ bruciato nell’inceneritore del Gerbido.
Ho chiesto spiegazioni all’uomo di quello che stesse facendo, e lui mi ha risposto che Cartesio non passa da un pezzo nella sua copisteria, e, comunque, “lo abbiamo visto tutti in televisione”, la raccolta differenziata a suo parere sarebbe una bufala, “loro” se ne fregano e finisce tutto “in discarica”.
Ho provato a rispondergli che queste, se confermate, sono eccezionalita’ molto gravi, e non vanno prese come norma: “loro” sono tenuti a riciclare il materiale che noi differenziamo, e “noi” siamo tenuti a farlo veramente, e cio’ che e’ sicuro e’ che quella carta ora verra’ bruciata all’inceneritore del Gerbido e respirata da noi.
Poi gli ho fatto notare che, se proprio Cartesio tarda a passare, c’e’ un bidone della carta a un isolato di distanza dalla sua copisteria.
Infine gli ho chiesto con che frequenza Cartesio passi nel suo negozio, e la risposta e’ stata: “e’ da cosi’ tanto che non passano che neanche mi ricordo l’ultima volta”.
Immagino che il signore abbia una memoria che non supera la settimana. Ad ogni modo, pur non avendo sentito la controparte, e’ chiaro che in questo caso Cartesio dovrebbe fornire piu’ cestini o, soprattutto, aumentare la frequenza di passaggio.
Ho cosi’ proposto al gestore di contattare il numero verde, che si trova proprio sui Rolex replica cestini, e la risposta e’ stata che lui non ha tempo per queste cose.
Le mie considerazioni finali sono tre.
Uno, anche un piccolo disservizio puo’ essere la scusa per non fare il proprio dovere.
Due, una telefonata non salva una vita, ma puo’ salvare quintali di carta l’anno (o vetro, organico... nel caso di situazioni analoghe nelle quali mi sono imbattuto in altri negozi).
Tre, oggi ho raccolto la prova schiacciante di quanto la negligenza di un negoziante pesi infinitamente di piu’ della buona volonta’ e del corretto comportamento dei suoi clienti, e, in generale, dei cittadini.
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