L'invasione dei rifiuti elettronici
Più del 90% di questa tipologia di scarto viene smaltita in discarica e negli inceneritori senza un preventivo trattamento che li privi delle componenti più nocive. In un convegno a Milano, il prossimo 1 marzo, Ecosportello di Legambiente farà il punto con tecnici e operatori del settore. E tutte le notizie di Ecosportello News
17 February, 2004
Secondo studi condotti dall'Unione Europea, più del 90% dei rifiuti elettrici ed elettronici ha come forma di smaltimento finale la discarica e l'inceneritore senza un preventivo trattamento che li privi delle componenti più nocive dal punto di vista ambientale. Per la produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche si utilizza più del 20% del mercurio consumato annualmente a livello mondiale, mentre il 40% del piombo conferito in discarica è contenuto nei beni elettronici di largo consumo. Dall'incenerimento dei rifiuti, sulla base di un'indagine condotta a livello europeo dal ministero dell'ambiente tedesco, deriverebbero emissioni contenenti circa 36 tonnellate di mercurio e 16 di cadmio ogni anno. Anche le plastiche che contengono eteri di difenile bromurati (Pbde) come ritardanti di fiamma, spesso di difficile identificazione se non adeguatamente marcate, possono essere causa di impatti ambientali sia in fase di trattamento finalizzato al recupero dei metalli, sia in fase di estrusione della plastica. A questo poco confortante panorama va aggiunta la crescita esponenziale dei consumi di apparecchiature elettriche ed elettroniche e la loro rapida obsolescenza che contribuisce in misura del 3 - 5% ad incrementare il quantitivo dei rifiuti complessivamente generati a livello comunitario. Il Parlamento europeo è intervenuto nel settore approvando due direttive, quella sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche del 27 gennaio 2003, n. 2002/96/Ce (GUCE 13 febbraio 2003 n. L37) e quella sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche del 27 gennaio 2003, n. 2002/95/Ce (GUCE 3 febbraio 2003 n. L37). I provvedimenti hanno tra gli obiettivi quello di incrementare il quantitavo di apparecchiature reimpiegate, riciclate o, nel caso in cui il recupero non sia possibile, smaltite secondo modalità che riducano al minimo gli effetti negativi sull'ambiente, e quello di limitare la presenza di determinate sostanze pericolose negli apparecchi distribuiti sul mercato. Per correre ai ripari, è insomma necessario prevenire alla fonte la formazione di rifiuti derivante da questo tipo di beni attraverso una loro progettazione che prenda in considerazione gli aspetti ambientali e i costi correlati per una corretta gestione a fine vita. Su questi importanti temi, Ecosportello di Legambiente terrà un convegno a Milano il 1 marzo presso la sede regionale lombarda dell'associazione ambientalista in via Vida 7. L'incontro è rivolto a tecnici e ad amministratori locali e servirà a passare in rassegna nel dettaglio la normativa vigente e le esperienze maturate dagli operatori in questo settore, alcuni dei quali veri e propri casi esemplari, come quello della società Sapi, da anni impegnata nel recupero e nella rigenerazione delle cartucce per stampanti usate. Info sul convegno in APPUNTAMENTI e http://www.ecosportello.org/amministrazioni/formazione.html