Aria pulita, intesa Arpac-Porto
Via al piano di monitoraggio della qualità dell'aria nello scalo commerciale Da Il Denaro 21/09/09
21 September, 2009
DILETTA TURCO
La convenzione avrà durata semestrale: dal prossimo ottobre fino ad aprile, dunque, l'aria del porto commerciale di Salerno sarà analizzata quotidianamente. Momenti nevralgici dell'attività di monitoraggio le fasi di lavoro delle navi commerciali. "Particolare attenzione", specifica il presidente Andrea Annunziata, "sarà rivolta al lavoro di quelle navi cargo che trasportano merci non inserite nei container, e che quindi veicolano una maggiore quantità di polveri sottili che danneggiano l'ambiente e chi ci lavora".
LE TORRI DI CONTROLLO
Saranno due le postazioni principali fisse da cui si preleveranno i campioni di aria che saranno poi analizzati. Le due "torri" o centraline di controllo saranno collocate proprio a ridosso delle banchine di attracco delle navi merci, per individuare non solo i principali fattori inquinanti e la loro provenienza, ma anche la percentuale di incidenza dei singoli elementi sulla salute dei lavoratori del porto e dei residenti della zona. "E' una misura necessaria" ,specifica il presidente Annunziata, "innanzitutto per motivi ambientali, perché ci permetterà di conoscere, in questi primi sei mesi, l'effettiva portata di inquinamento che una grande infrastruttura come il porto commerciale può causare alla città, ma poi sarà anche un modo per controllare lo stato di salute dei tanti dipendenti del porto e della popolazione salernitana che, costantemente, invia segnalazioni all'autorità per aria irrespirabile". Particolare attenzione, come detto dal presidente Annunziata, sarà rivolta alle operazioni di carico e scarico delle navi cargo che non trasportano container, ma merci "libere" di contenitori e di protezione, il cui spostamento produce, in proporzioni, emissioni nocive maggiori.
ATTENZIONE ALLE POLVERI SOTTILI
Nello specifico, il monitoraggio servirà a calcolare la concentrazione nell'aria di elementi nocivi, come il biossido di zolfo, il biossido di azoto, il monossido di carbonio e l'ozono. Tutti elementi che, con la contemporanea presenza di attività commerciale e collegamenti stradali nei pressi dei porti, arrivano a livelli insostenibili per la città. Da qui la necessità di un controllo quotidiano che permetta, in una seconda fase, di portare avanti ulteriori politiche ambientali per la riduzione di emissioni dannose e miglioramento della qualità dell'aria. Esempi di torrette Arpac nel territorio salernitano, per l'analisi della qualità dell'aria, si trovano a Pastena, sulla scuola a Monte di Pastena, sulla scuola elementare "Osvaldo Conti" e sul tetto dell'ospedale di via Vernieri. "Il monitoraggio dell'aria a ridosso delle grandi infrastrutture e centri di lavoro", aggiunge Annunziata, "deve diventare parte integrante del circuito di pulizia ambientale di ogni grande città. Anche per lo sviluppo economico e commerciale di questi siti, perché, con indici negativi delle polveri sottili che si producono in strutture come porti ed aeroporti, si minano anche le possibilità di creare sviluppo e nuovi partners commerciali non interessati a zone inquinate".