Le mense più "green" d’Italia ricevono il premio MensaVerde 2009
I Comuni di Argelato (Bologna) e di Corsico (Milano) hanno vinto la prima edizione del Premio MensaVerde 2009, riconoscimento destinato alle amministrazioni pubbliche, alle organizzazioni private e non profit, che si sono distinte nella diffusione di pratiche sostenibili nel settore della ristorazione. La cerimonia di premiazione si è svolta a Cremona, nel corso di CompraVerde 2009
12 October, 2009
Massimiliano Milone
In occasione di CompraVerde – Buy Green, Forum Internazionale degli acquisti verdi, mostra-convegno svoltasi alla Fiera di Cremona dall’8 al 10 ottobre, è stato assegnato il Premio MensaVerde 2009.
Due i vincitori e tre le menzioni di merito di questa prima edizione del premio, che si propone di incentivare, diffondere e valorizzare le migliori esperienze di ristorazione collettiva sostenibile (mense e servizi di somministrazione pasti) delle organizzazioni pubbliche, private e non profit.
I vincitori del Premio Mensa Verde 2009
Il Comune di Argelato (Bologna) distribuisce 800 pasti biologici al giorno agli allievi dei nidi d’infanzia, delle scuole materne, delle scuole elementari e medie, al centro diurno anziani e agli anziani a domicilio. Le mense “verdi” utilizzano cibi e bevande biologici per il 100% della materia prima, cibi da filiera corta e a km zero, prodotti equo-solidali e forniscono anche pasti multiculturali.
Il comune è particolarmente attento anche al risparmio energetico, alla raccolta differenziata dei rifiuti, al recupero degli avanzi, degli scarti o dei prodotti in scadenza per evitare gli sprechi e all’uso di materiali biodegradabili e riciclati, a prodotti di pulizia ecologici e certificati ed è impegnato in progetti per il sociale. La giuria ha sottolineato la completezza degli aspetti ambientali e sociali considerati e le azioni di sensibilizzazione e di coinvolgimento degli stakeholder.
Il servizio prevede un’annuale formazione di tutti gli addetti e la realizzazione annuale di iniziative di educazione alimentare sia nelle scuole che con i cittadini. Il comune utilizza inoltre strumenti di verifica diretta della qualità delle mense scolastiche: esiste una commissione mensa formata da insegnanti e genitori: questi ultimi possono consumare di tanto$in tanto il pasto insieme ai loro figli e al termine compilare un modulo di gradimento.
Ha vinto a pari merito il Comune di Corsico (Milano), distintosi per la capacità di programmazione del servizio di ristorazione scolastica, sociale e di altri utenti improntata alla sostenibilità attraverso il capitolato e per l’incisività nel modo di affrontare molteplici aspetti ambientali.
I consumi energetici degli edifici costituiscono una voce di costo significativa sul bilancio annuale di un’amministrazione. Il comune ha ottenuto forti risparmi investendo sullo sviluppo dell’efficienza energetica delle scuole: si è dotato infatti di pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua e di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica delle cucine.
A sostegno della biodiversità sono stati adottati prodotti locali che rischiavano di scomparire. Grande attenzione è stata dedicata anche alle esigenze sociali, di tutela della salute, dell’ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile.
Grazie a queste strategie ed azioni messe in campo il comune è riuscito a risparmiare il 20% in più rispetto alla gestione precedente (1 euro per ogni pasto) migliorando nel contempo la qualità del cibo.
Ma il comune di Corsico non è nuovo alle premiazioni: nel 2008 ha vinto la settima edizione del Premio Nazionale Comune Riutilizzatore, per l’efficiente riutilizzo di carta, toner, fibre naturali e arredo urbano. Un importante riconoscimento per l’amministrazione corsichese, che da anni si impegna per promuovere iniziative che possano salvaguardare l’ambiente in modo concreto e tangibile e allo stesso tempo offrire ai cittadini prodotti utili ed eco-sostenibili.
Le menzioni di merito
Menzione al Comune di Genova per la qualità del servizio di ristorazione, l’attenzione al miglioramento continuo, le modalità di coinvolgimento degli stakeholder, come il monitoraggio delle dietiste a contatto con famiglie e scuole per elaborare i menù richiesti e il “telefono verde” per avere informazioni su tariffe, qualità del servizio ed eventuali reclami.
Menzione di merito anche alla società Melamangio che fornisce 3.200 pasti per le scuole del territorio. Il servizio è rivolto anche agli anziani che frequentano i centri diurni comunali o che fruiscono dell’assistenza domiciliare. La società, che per le mense ha scelto la riduzione degli impatti ambientali delle cucine, come la depurazione delle acque di lavorazione e i metodi dello stoccaggio dei rifiuti, è stata valorizzata dalla giuria per l’originalità dei metodi di comunicazione e sensibilizzazione degli stakeholder: iniziative di “cucine aperte” per genitori e ragazzi, progetti di educazione alimentare, opuscoli descrittivi.
Ricordiamo che la società Melamangio promuove il progetto “Buon Samaritano”, il cui intento è quello di recuperare le eccedenze alimentari a scopo benefico: i pasti non consumati vengono destinati giornalmente ad associazioni ed enti caritatevoli, che ne fanno richiesta, per il sostegno di persone in condizioni di disagio. In questo modo gli alimenti in perfette condizioni igieniche non sono più uno spreco, ma diventano una risorsa.
Infine al Comune di Pavia, la menzione per le modalità di comunicazione e il continuo aggiornamento degli utenti del servizio alle scuole.
Vengono giornalmente forniti in media 3800 pasti alle scuole e alle strutture socio-assistenziali. Nell’ambito del menu proposto è prevista la somministrazione di alcuni prodotti biologici. Nei mesi scorsi è stato anche sperimentato l’uso dell’acqua del rubinetto in tre plessi scolastici con ottimi risultati sia in termini di soddisfazione dei bambini che di apprezzamento da parte di genitori e insegnanti. Pertanto entro i primi mesi del 2010 il comune sostituirà definitivamente l’acqua confezionata con l’acqua del rubinetto.
Per verificare l’andamento del servizio l’amministrazione comunale organizza annualmente le riunioni dei “circoli di qualità”, ai quali partecipano docenti e genitori nominati “rappresentanti mensa”, funzionari comunali, nutrizionisti ASL, referenti della ditta fornitrice e del centro di cottura.
Il Comune collabora anche con la Caritas Belgioioso e con il canile comunale di Travasò per il recupero di pasti avanzati e scarti.
Il premio
Al vincitore saranno corrisposti i seguenti premi:
- attestato di premiazione con una sintetica valutazione del comitato tecnico-scientifico;
- targa con il nome dell’ente vincitore;
- utilizzo del logo del Premio in tutte le comunicazioni istituzionali, per due anni a partire dalla data di premiazione;
- l’iscrizione gratuita per l’edizione 2009 al Green Contact – Borsa degli Acquisti Verdi, tenutasi durante il Forum CompraVerde-BuyGreen;
- fornitura di oggetti per la comunicazione, gadget e strumenti per l’ufficio in materiale riciclato.
Alcune dichiarazioni
Paolo Carnemolla, presidente di FederBio ha dichiarato che «il premio “MensaVerde” è un’occasione importante per dare evidenza all’impegno verso la sostenibilità. FederBio non può che essere a fianco di ogni iniziativa tesa a valorizzare e comunicare il primato italiano nell’inserimento del biologico nella ristorazione».
Negli ultimi anni in Italia sta aumentando l’interesse nei confronti del cibo biologico, dei prodotti a km 0 e a filiera corta e dell’equosolidale, che riesce a coniugare l’aspetto biologico a quello etico.
L’Italia è leader sul fronte dell’utilizzo dei prodotti biologici nelle mense scolastiche, con oltre un milione di pasti serviti al giorno (sui 4 milioni complessivi) in cui si utilizzano prodotti biologici in misura diversa (da un minimo del 20% al 100%).
Il vicedirettore di Legambiente Andrea Poggio ha sottolineato l’importanza della filiera corta e dei cibi a km 0 suggerendo il «consumo di prodotti più vicini, quelli del territorio per contrastare i grandi standard di ristorazione come i fast food e per difendere la cultura culinaria e le aziende agricole locali. Infine, andrebbe anche rivista e modificata la dieta che caratterizza i cosiddetti paesi ricchi perché genera sprechi e avanzi eccessivi».
Adriano Poletti, amministratore delegato di FairTrade Italia, il marchio di garanzia del commercio equosolidale, ha aggiunto: «Più della metà dei nostri prodotti sono biologici e il marchio è oggi presente in centinaia di mense scolastiche italiane; in crescita i Comuni che inseriscono nei bandi di gara cibi bio ed equosolidali. C’è ora da sfatare l’idea che questi prodotti costino di più: come sempre più è ingente la richiesta e più diminuisce il costo».