Ridurre i rifiuti bevendo "l'acqua del Sindaco"
Il 20 gennaio 2010 a Venezia i rappresentanti dei sindaci di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia-Giulia firmavano il "Manifesto dell'acqua del Sindaco": un patto tra amministratori locali per valorizzare e promuovere il consumo dell'acqua del rubinetto
05 February, 2010
A Venezia il 20 gennaio 2010 Massimo Cacciari, sindaco del capoluogo veneto, Daniele Manca, sindaco di Imola in rappresentanza dei sindaci dell'Emilia Romagna, Nicola Conficoni, assessore all'Ambiente del Comune di Pordenone in rappresentanza dei sindaci del Friuli Venezia Giulia, Gianpietro Menin, sindaco di Camponogara, hanno sottoscritto "Il Manifesto dell'acqua del Sindaco". I primi cittadini che firmano questo documento si impegnano a valorizzare e promuovere il consumo dell'acqua di rubinetto, garantendone al contempo qualità, sicurezza e affidabilità.
Uno dei punti del Manifesto prevede "l'eliminazione dell'acqua in bottiglia delle mense e dai distribuori automatici che si trovano nelle varie sedi comunali, nelle scuole e nelle società che gestiscono gli acquedotti".
"Questa iniziativa è importante - ha spiegato Cacciari - per la riduzione dell'inquinamento, ma soprattutto per orientare le famiglie verso dei nuovi modelli di consumo, diversi da quelli consumistici. Inoltre su queste iniziative si può rafforzare la collaborazione tra gli enti locali". Per il sindaco di Imola è importante promuovere un messaggio culturale ed educativo che valorizzi l'utilizzo di un bene primario e pubblico, ma non infinito, come l'acqua.
Alla firma del "Manifesto dell'acqua del Sindaco" erano presenti anche il direttore generale di Veritas, Andrea Razzini e l'amministratore delegato del gruppo Hera, la multiutility che gestisce le acque potabili in Emilia Romagna, Maurizio Chiarini, che collaborano alla realizzazione di questo progetto da più di un anno. Razzini ha evidenziato il fatto che questa iniziativa rientra in una campagna incrociata per la riduzione dei rifiuti, mentre Chiarini ha insistito sul fatto che un cambiamento culturale come questo non si ottiene senza investire risorse importanti (Hera ha finora investito circa 100 milioni di euro l'anno per aumentare la qualità dei servizi erogati).
Fonte Comune di Venezia
Il sito della campagna "Imbrocchiamola"