Il Consiglio dei Ministri impugna la legge Campana contro il Nucleare
Secondo il governo, la legge riguarda una materia concorrente con lo Stato per cui la decisione di non istallare impianti nucleari non può essere presa autonomamente. Di tutt’altro avviso Il presidente della Regione Campania, secondo cui si è agito nel rispetto delle rispettive competenze. Per il 22 giugno la prossima udienza
08 February, 2010
Il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare dinnanzi alla Corte Costituzionale la legge regionale della Campania, assieme a quelle di Puglia e Basilicata, che impediscono l'installazione di impianti nucleari nei loro territori. La decisione e' stata presa su proposta del ministro Claudio Scajola d'intesa con il ministro Raffaele Fitto.
In punto di diritto - spiega Scajola - le tre leggi intervengono autonomamente in una materia concorrente con lo Stato (produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica) e non riconoscono l'esclusiva competenza dello Stato in materia di tutela dell'ambiente della sicurezza interna e della concorrenza. Aggiunge il ministro: Non impugnare le tre leggi avrebbe costituito un precedente pericoloso perché si potrebbe indurre le Regioni ad adottare altre decisioni negative sulla localizzazione di infrastrutture necessarie per il Paese.
Sulla decisione del governo, è arrivata la risposta del Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, che ha chiarito: così come è già avvenuto per la legge elettorale regionale, impugnata dal governo ma confermata dalla Corte, siamo convinti di aver agito nel pieno rispetto delle norme costituzionali e delle competenze attribuite allo Stato e alle Regioni. Inoltre, va sottolineato che la stessa legge sul nucleare è stata approvata dal governo senza alcun confronto con le Regioni ed è stata impugnata davanti alla Consulta da ben 11 amministrazioni regionali, che ritengono lese le loro prerogative.