Lo smog e le città italiane. Cronistoria di un gennaio di fuoco
31 January, 2002
Le prime avvisaglie dell'emergenza smog si hanno già l'11 gennaio, quando [b]Trento [/b]decide due blocchi brevi (7-9 / 16-19) del traffico, mentre [b]Firenze [/b]spegne i motori delle non catalizzate per l'intera giornata. Ma gli occhi sono puntati da giorni sulla [b]Lombardia[/b], dove il livello delle polveri sottili (pm10) è da giorni a livelli preoccupanti. La decisione non si fa attendere: [b]domenica 13 gennaio[/b], dalle 8 alle 20, restano a piedi gli automobilisti della zona critica di Milano (40 comuni, 2 milioni 438 mila abitanti), Sempione (22 comuni, 463 mila abitanti) e Como (27 comuni, 460 mila abitanti). A questo punto l'emergenza smog diventa un problema nazionale. Si fermano nella stessa giornata Firenze, Cremona, Mantova, Torino (solo non catalizzate) e Lodi. I livelli del Pm10, però, complice la perdurante siccità e l'assenza di vento, continuano a rimanere elevati e spesso sopra la soglia di allarme. Così Lodi e Cremona si fermano anche lunedì 14. Per la seconda città il sindaco ha ormai pensato a blocchi a oltranza, finché il livello del Pm10 non fosse tornato a valori accettabili. Cremona si ferma così anche il giorno successivo, martedì 15 gennaio. E la settimana continua con le targhe alterne a Torino e Firenze il 16 e il 17 e il blocco totale di Bari il 16. Mezza Italia si ferma poi di nuovo la domenica successiva, il 20 gennaio. E' la volta di Cremona, Pavia, Bergamo, Brescia, Vigevano, Torino, Mestre, Crema, Pescara, Parma, la zona critica Milano, Como, Sempione, Alessandria, Treviglio.. L'allarme si allenta solo di poco la settimana successiva e le città scelgono di intervenire nei giorni feriali ma evitando lo stop totale, quindi con blocco dei non catalizzati e/o targhe alterne. Sull'area milanese il Governatore Formigoni - la cui legge anti Pm 10 rischia di provocare un blocco totale feriale- introduce le targhe alterne che non aveva previsto. Come a Firenze e Torino che le continuano. Quelle milanesi però sono più severe :prevedono il blocco totale dei non catalizzati anche trasportanti merci. Targhe alterne anche a Cremona, Mestre, Brescia, Lodi. Parma opta invece per il blocco totale pomeridiano il 24 gennaio. Con domenica 27 gennaio entra invece in scena l'Emilia Romagna: per la prima volta vengono prese bene in considerazione le polveri sottili e il governo regionale decide blocchi totali in tutte le città sopra i 50 mila abitanti ogni domenica. L'ultima settimana di gennaio vede ancora targhe alterne a Mantova, Firenze, Bari e Rovigo, mentre Bologna e Parma si bloccano totalmente giovedì 31 dalle 15 alle 19. Lo stesso fanno ancora domenica 3 febbraio Lecco, Reggio Emilia, Bologna, Trieste, Pescara, Varese, Como, Lucca. Targhe alterne ancora per un giorno a Brescia. Per il momento escono dalle domeniche di blocco le grandi città, come Torino e Milano, che con l'inizio di febbraio tentano di percorrere la strada delle targhe alterne feriali. Di indirizzo opposto Modena, che punta ai blocchi solo nel week end e con un abbassamento della soglia di allarme da 50 a 40 microgrammi. Nel resto dell'Emilia le targhe alterne imperano. A parità di smog, sono almeno per il momento diventate più severe le norme emiliane di quelle lombarde ma sui mass media furoreggia Formigoni con la proposta di immatricolare dal 2005 solo veicoli "puliti". [a="http://www.ecodallecitta.it/old/feb2002/smog/Tabella/Tabella.htm"]Geografia e tipologia dei blocchi nelle città italiane[/a]