Coordinamento Anci antismog: niente domeniche a piedi fino al prossimo inverno
Si è tenuta a Milano la prima riunione del Coordinamento permanente nato dal summit antismog dell’Anci. Pubblicati i dati dei primi dieci giorni di marzo: valori sotto la soglia nelle regioni del Nord. E i sindaci escludono fino al prossimo inverno altre domeniche senz'auto. Presentato il pacchetto di misure antismog
14 March, 2010
Prima riunione del neonato Coordinamento dei sindaci sulla qualità dell’aria istituito dopo il vertice Anci sullo smog dello scorso febbraio.
All’ordine del giorno dell’incontro, che si è tenuto presso l’assessorato all’Ambiente di Milano, le iniziative da mettere in cantiere dopo l’adesione di oltre 200 comuni al blocco antismog di fine febbraio.
Per Milano e Torino, i due comuni capofila del blocco del traffico, erano presenti rispettivamente gli assessori Paolo Massari e Roberto Tricarico.
Da parte di tutti i presenti è stato evidenziato come nei primi dieci giorni di marzo si è assistito alla stabilizzazione delle concentrazioni medie giornaliere del Pm10 sotto il livello dei 50 microgrammi al metro cubo nella quasi totalità dei Comuni coinvolti. E in effetti, se si guardano i dati, si osserva che in cinque regioni del Nord Italia e nel capoluogo toscano non è stato mai superato il valore soglia dei 50 microgrammi. La città con la media di Pm10 più alta su 10 giorni è stata Venezia (47 microgrammi), seguita da Padova e Modena (40 microgrammi), Pacenza (39), Treviso (38) Torino e Milano (37); Trento con una media di 20 microgrammi ha l’aria “più respirabile”. Per l'analisi sono state però prese come riferimento le centraline che hanno fatto registrare i valori più bassi (ad esempio per Torino la centralina "Lingotto").
Dati che hanno comunque prodotto un effetto sul coordinamento antismog perché i sindaci hanno ritenuto che non saranno più necessarie altre giornate di blocco totale del traffico fino al prossimo inverno.
I comuni del coordinamento hanno messo a punto gli interventi futuri di lotta allo smog: chiedere un piano nazionale anti-inquinamento con 3 miliardi disponibili per attuare interventi come infrastrutture per la mobilità, piano nazionale triennale di risanamento della qualità dell’aria, sostituzione del parco dei mezzi pubblici inquinanti con quelli a basso impatto ambientale; esclusione dal patto di stabilità degli investimenti per la riduzione delle emissioni inquinanti, previsione di misure volte a limitare la velocità nei tratti autostradali nei periodi di massima criticità (gennaio-marzo); mantenimento della detrazione del 55% per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici e previsione, nel nuovo conto energia, di un incremento del premio per gli impianti fotovoltaici abbinati ad un uso efficiente di energia negli edifici pubblici; incentivi per le città che promuovano misure ed azioni volte a ridurre le emissioni di inquinanti; incentivi per il trasporto ferroviario delle merci; promozione dell’utilizzo di veicoli ibridi ed elettrici, a gas e metano; incentivi per il rinnovo o adeguamento dei veicoli commerciali inquinanti.
Leggi il comunicato stampa del Comune di Milano