Piano della mobilità ciclistica milanese
Presentato poco prima delle elezioni il piano milanese per le piste ciclabili: in arrivo 23 km in più e 11,5 milioni di investimento. Fiab Ciclobby: una grande delusione
30 March, 2010
18 mesi di lavori, 23 km di piste ciclabili, 11,5 milioni di euro di investimento. E’ la sintesi del Piano della mobilità ciclistica milanese presentato dal Comune di Milano qualche giorno prima delle elezioni regionali. Puntuali con l’appuntamento elettorale, non sono mancati gli annunci e le promesse di aumentare i percorsi ciclabili milanesi:i: a partire da luglio inizieranno i cantieri che entro la fine del 2011 dovrebbero portare Milano ad avere una rete di piste ciclabili di 131 km.
Sei i percorsi interessati dal Piano: l’itinerario Stazione Centrale-Repubblica-Oberdan-Venezia, il tragitto lungo la cerchia dei Navigli (dal Castello a via Senato passando per Carducci, Molino delle Armi e Sforza); il completamento del tracciato Argonne-Susa-Dateo-Tricolore; il ricongiungimento dei tratti Lotto-Monte Rosa-Cadorna; la nuova realizzazione del percorso Gallaratese-Lampugnano QT8, la riqualificazione della fascia San Marco-Sempione.
Oltre a questi saranno realizzati due “raggi verdi” che andrebbero a ricongiungere il centro città con le periferie: uno lungo l’asse Porta Nuova-Naviglio Martesana, l’altro lungo quella Castello Sforzesco-Rho. A luglio partiranno i cantieri da Stazione Centrale a Corso Venezia, sulla Cerchia dei Navigli e da piazza Tricolore a viale Argonne, mentre mano a mano partiranno i lavori per le restanti.
Nel corso della conferenza stampa l’Assessore all’Ambiente Paolo Massari ha spiegato che, essendo Milano una città di pianta medievale le strade sono difficilmente adattabili alla realizzazione di piste ciclabili. Una considerazione ineccepibile che però non spiega perché molte altre città europee, anch’esse tutte di pianta medievale, sono riuscite a realizzare una rete di percorsi ciclabili.
Il sindaco e gli assessori presenti hanno poi giudicato inopportune le considerazioni del Presidente di Ciclobby Eugenio Galli intervenuto alla conferenza stampa. La Moratti non ha gradito le questioni viabilistiche sollevate dal presidente della Fiab e ha invitato Galli ad apprezzare gli sforzi fatti e ad “informarsi prima di parlare”. Zittiti anche altri sostenitori della bicicletta invitati alla conferenza che volevano intervenire: “non siamo mica a Matrix”, ha sentenziato il portavoce di Letizia Moratti.
"Una grande delusione, quanto ci è stato presentato non ha alcun titolo per essere definito un piano della mobilità ciclabile – hanno dichiarato Eugenio Galli e Franco Beccari, rispettivamente presidenti di FIAB Ciclobby e di Legambiente Milano - questa città continua ad essere off-limits per chi vuole muoversi senza inquinare. Non sarà certo qualche chilometro di nuove piste ciclabili a modificare l'accessibilità ciclabile della città, dove le regole di circolazione sono scritte solo a favore degli automobilisti”.
Intanto, Milano rimane in affanno rispetto alle altre grandi città europee: il capoluogo lombardo è governato dal partito dell’auto e dei commercianti che decidono le linee della mobilità.
Leggi il comunicato stampa del Comune di Milano
Comunicato stampa di Fiab Ciclobby e Legambiente Milano