Rifiuti: scioglimento per le giunte inadempienti?
Per le amministrazioni che non rispetteranno le norme sui rifiuti, in vista lo scioglimento. E ipotizzato il carcere per chiunque abbandoni rifiuti in luoghi non attrezzati, sia esso semplice cittadino o azienda. (Ma il decreto slitta..)
10 October, 2008
Lo aveva chiesto Berlusconi qualche giorno fa: «Vorrei che sporcare le strade fosse un reato».
Il governo ha prontamente risposto…
Venerdì 10 ottobre è stato presentato il decreto legge che prevede un pesante inasprimento, e il passaggio dall’amministrativo al penale, per chi abbandona rifiuti e per le giunte inadempienti le norme nazionali sulla gestione dei rifiuti. Poi le perplessità di alcuni ministri hanno fatto slittare la decisione.
Cominciamo da quest’ultimo aspetto, probabilmente l’unico applicabile realmente. Le giunte che non rispetteranno le normative vigenti sulla gestione dei rifiuti riceveranno in prima battuta una “diffida scritta” dal sottosegretario Bertolaso. Qualora la situazione non dovesse cambiare, «il ministro dell’Interno propone al Consiglio dei ministri la rimozione del sindaco o del presidente della Provincia». Il provvedimento comporterà la decadenza della giunta e lo scioglimento del consiglio con l’insediamento di un Commissario nominato dal Prefetto.
Una norma di per sé buona. Rimane da vedere se e come verrà applicata…
Anche per chi abbandona i propri rifiuti, i tempi sembrano farsi bui… Guai seri sono in vista per chiunque non rispetti la legge. Il governo vuole «implementare il contrasto all’abbandono occasionale dei rifiuti, siano essi urbani pericolosi e non pericolosi, e speciali». D’ora in poi «tutte le condotte contrarie alle norme saranno punite non più con una sanzione amministrativa, bensì con la reclusione». Ed ecco, quindi, che «chiunque abbandona o deposita ovvero immette nelle acque superficiali o sotterranee rifuti pericolosi o ingombranti ovvero speciali, è punito con la reclusione da uno a tre anni».
Le pene aumentano anche per chi effettua attività di «raccolta, smaltimento, recupero, trasporto commercio e intermediazione dei rifiuti senza autorizzazione». In questo caso il rischio è il carcere per sei mesi nei casi meno gravi, per tre anni in quelli più seri. Resterà, invece, in cella fino a quattro anni e pagherà da 20 mila a 100 mila euro di multa chi aprirà una delle famigerate discariche abusive.
Ovviamente, passando dal campo amministrativo al campo penale, non saranno solo più i vigili urbani a far rispettare le norme vigenti, ma anche, e forse soprattutto Carabinieri e Polizia.
Rischio carcere per chi getta i rifiuti per strada - da La Stampa del 10.10.2008
Rifiuti, stretta sui Comuni rischio commissariamento - da La Repubblica del 10.10.2008