Dal 5 agosto il PET si ricicla di più
Con il Decreto 18 maggio 2010 n 113, il Ministero della salute ha autorizzato, a partire dal 5 agosto 2010, l'uso di PET riciclato per la produzione di nuovi imballaggi contenenti alimenti. Non più solo maglie in pile quindi e alcuni supermercati si stanno già organizzando per la raccolta di bottiglie vuote
27 August, 2010
A partire dal 5 agosto, il Pet riciclato potrà essere usato anche per la produzione di bottiglie per acque minerali. Viene stabilito dal decreto del 18 maggio 2010 n. 113 del Ministero della salute, che supera un grosso tabù legato al precedente decreto del 1973, nel quale veniva nei fatti impedito l'uso e la produzione di contenitori per alimenti in pet riciclato, in quanto si riteneva che questi non garantissero sufficientemente salute e igiene.
Nonostante la novità, il decreto di maggio pone una serie di limiti. Le bottiglie di recupero dovranno, infatti, essere costituite da Pet originariamente idoneo al contatto con alimenti, mentre i produttori potranno utilizzare solo Pet riciclato accompagnato da una documentazione atta a dimostrare, che il processo di riciclo utilizzato sia in grado di garantire la conformità dell'oggetto finito ai requisiti di idoneità stabiliti dalla Comunità Europea. Le bottiglie dovranno, comunque, contenere almeno il 50% di Pet vergine e potranno essere utilizzate per le sole acque minerali naturali.
Nonostante le restrizioni che ancora ci sono, con il decreto si apre una grossa fetta di mercato, se si pensa che l'Italia rappresenta il primo paese al mondo per consumo, circa 450mila tonnellate all'anno, relativamente al settore dei Pet.
La idea di mettere in commercio bottiglie in Pet riciclato è nata grazie ad un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. L’interrogazione intendeva mettere l’accento su due punti principali: garantire acqua minerale a emissioni zero di carbonio, contribuendo in modo significativo al raggiungimento da parte dell'Italia degli obiettivi del protocollo di Kyoto, e costruire un modello virtuoso per il settore acque minerali.
Il Gruppo Sanpellegrino sarà tra le prime aziende ad utilizzare questa nuova soluzione per il packaging. La nostra bottiglia in R-PET sarà composta dal 25% di polietilentereftalato riciclato e per il restante 75% da materiale vergine – ha dichiarato Agostini Stefano Agostini, AD del Gruppo Sanpellegrino - garantirà la stessa qualità del prodotto, verificata attraverso numerosi test effettuati nel nostro centro di R&S, consentendo di ottimizzare le risorse ed evitare sprechi.
La San Benedetto, invece, ha siglato un accordo con alcuni supermercati che si sono organizzati per raccogliere le bottiglie usate in PET direttamente ai clienti al momento del loro ingresso. In cambio questi riceveranno punti fedeltà per ogni bottiglia consegnata che potranno essere riutilizzati per gli acquisti.