Anci: "Sostituire la soglia del 65% di R.D. con gli obiettivi di riciclo della direttiva europea"
L'Anci ha presentato in Commissione Ambiente del Senato una proposta di emendamento allo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sui rifiuti. L'Anci propone l'abbandono della soglia del 65% di raccolta differenziata per "agganciare gli obiettivi di R.D. dei rifiuti al loro effettivo riutilizzo e recupero, in linea con il nuovo dettato comunitario". La direttiva 2008/98/CE fissa l'obiettivo di "preparare al riciclo" almeno il 50%, in termini di peso, di carta, plastica, vetro e metalli
15 September, 2010
Il 14 settembre 2010 si è svolta l'audizione dell'Anci alla Comissione Ambiente del Senato. Filippo Bernocchi, vicepresidente dell’Associazione con delega ai Rifiuti, ha consegnato alla Commissione un documento con le proposte di emendamento dell’Anci relative allo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sui rifiuti. Tra le proposta dell'Anci, c'è quella dell’abbandono della soglia del 65% di raccolta differenziata, che dovrebbe essere sostituita con gli obiettivi di riciclo, riutilizzo e recupero stabiliti dall’Europa. La direttiva 2008/98/CE fissa obiettivi di riciclo e non di raccolta differenziata. L'articolo 11 della direttiva (Riutilizzo e riciclaggio), paragrafo 2, prevede: “Al fine di rispettare gli obiettivi della presente direttiva e tendere verso una società europea del riciclaggio con un alto livello di efficienza delle risorse, gli Stati membri adottano le misure necessarie per conseguire i seguenti obiettivi: a) entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50 % in termini di peso”.
Nel suo documento, l'Anci esprime perplessità circa la coesistenza dei nuovi e apprezzabili obiettivi di effettivo riutilizzo e riciclo con quelli di raccolta differenziata tout court. Si legge nel testo: “Si ritiene, infatti, necessario che tutti i materiali provenienti dalla raccolta differenziata trovino un effettivo sbocco sui mercati del riciclo, in linea con quanto stabilito dalla direttiva 98/2008/CE, che pone obiettivi di riciclo e non di raccolta, dato che è noto che attualmente non sempre i materiali raccolti in maniera differenziata riescono a trovare sbocco certo sui mercati del riciclo”. “Per tale scopo – continua l'Anci nel suo documento - si sottopone all’attenzione di questa autorevole Commissione la proposta emendativa dell’ANCI all’art. 205 del decreto legislativo 152/2006 volta a mantenere unicamente gli obiettivi di raccolta differenziata coerenti con gli obiettivi di riutilizzo, riciclo e recupero recepiti in base al dettato comunitario”.
“Occorre puntare sulla qualità delle raccolte che non comporti aggravi di costi economici e ambientali per la comunità - afferma Filippo Bernocchi - Gli obiettivi di effettiva preparazione per il riutilizzo e per il riciclaggio posti al 2020 con il recepimento della Direttiva 98/2008 sono il fine da perseguire per la sostenibilità nella gestione dei rifiuti e gli stessi possono trovarsi in contrasto con una previsione di raccolta differenziata al 60 e 65%”. “I Comuni – ha detto Bernocchi – valutano in modo positivo lo schema di decreto legislativo allo studio della Commissione, che contribuisce a definire un quadro di regole chiaro, seppure ancora incompleto, sul ciclo integrato dei rifiuti”. Resta però, fa notare ancora Bernocchi, “il rischio di creare confusione in merito agli obiettivi da raggiungere”. La direttiva Europea, infatti, “impone i criteri di efficienza, economicità e valenza ambientale, ovvero l’effettivo riciclo dei materiali raccolti con il metodo della differenziata – spiega Bernocchi – mentre la norma nazionale impone meramente il raggiungimento di una certa percentuale, il 65% appunto, di raccolta differenziata, senza considerare come e in che misura avviene l’effettivo riutilizzo”.