Carta e cartone: il peggio della crisi è alle spalle per 3 aziende su 4 e la differenziata cresce
Presentata al MIAC l'indagine di Comieco e Ipsos sul mercato di carta e cartone: con un +11,4%, gli imballaggi cellulosici trainano la ripresa dell’industria cartaria; sostenibilità e riciclabilità i plus di prodotto su cui investire, in uno scenario che vede la raccolta differenziata di carta e cartone in crescita costante, nonostante il crollo dei consumi
20 October, 2010
È questo, in sintesi, il quadro che emerge dall’indagine qualitativa presentata al MIAC (Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria) “Il mercato di carta e cartone tra crisi e ripresa”, realizzata da Comieco e Ipsos su un campione rappresentativo di grandi aziende, tra cui figurano produttori, trasformatori ed utilizzatori di imballaggi in carta e cartone.
Uno studio-termometro che, partendo dall’industria dell’imballaggio cellulosico, strutturalmente legato alla produzione industriale, fotografa una situazione in cui si intravedono degli incoraggianti segnali di ripresa.
Permangono tuttavia timori e incertezze sull’intensità di questa ripresa: per la metà delle aziende ci vorranno infatti da 1 a 2 anni per il recupero dei livelli produttivi e di fatturato pre-crisi, mentre per 1 imprenditore su 5 ci vorranno 3-4 anni per il riassorbimento occupazionale. Per una ripresa dei consumi, dunque, i tempi potrebbero allungarsi.
Il settore cartotecnico ha complessivamente retto alla crisi e tra i produttori e trasformatori di carta e cartone prevale la sensazione di risalita dopo il crollo del 15% dei volumi nel 2009: nel 2010 si registra la crescita o la stabilità degli ordini (intorno al +8% per i trasformatori e +2% per le cartiere) ma per tornare ai livelli del 2007 bisognerà aspettare il 2011/2012.
In generale, il settore non ha avuto traumi eccessivi a causa della complessiva tenuta del settore alimentare, 50% del mercato del cartone per imballaggi, che ha risentito della crisi in modo variabile in relazione alla tipologia di prodotto e alle attività promozionali messe in atto dalla GDO, che ne hanno sostenuto i consumi.
Tra gli utilizzatori di imballaggi, la maggioranza conferma una ripresa degli ordini e un miglioramento rispetto alla situazione del 2009. Nel breve periodo la maggior parte delle aziende prevede una chiusura d’anno in crescita di qualche punto percentuale. Fra esse, spicca la ristorazione low-cost che prevede addirittura una crescita a due cifre.
“Nei primi 6 mesi del 2010 si registrano importanti segnali di risveglio per la produzione cartaria (+8,5%), trainata dal settore degli imballaggi (+11,4%) con un consumo apparente di macero in aumento del 10,3% .” commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco “La raccolta differenziata, per contro, non conosce crisi e prosegue nel suo trend di crescita segnando un +3,5% nel primo semestre grazie soprattutto alla raccolta delle famiglie, aumentata del 7,4%.”
Per quanto riguarda le previsioni sul medio periodo, si rileva un sostanziale ottimismo, legato soprattutto al valore aggiunto del materiale cellulosico in materia di sostenibilità e riciclabilità, caratteristiche sempre più ricercate dal mercato.
“Comieco sostiene da qualche tempo un Club del cartone responsabile” conclude Montalbetti “che raggruppa oggi una quarantina di imprese portabandiera del Made in Italy che hanno scelto l’imballaggio sostenibile come valore. L’obbiettivo è di fare rete tra impresa, istituzioni accademiche e produttori di imballaggi per sviluppare e promuovere l’uso di imballaggi cellulosici innovativi.”
Comieco è il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi a base Cellulosica. Il Consorzio ha come compito istituzionale il raggiungimento degli obiettivi di riciclo fissati dalla normativa comunitaria e recepiti dalla legislazione nazionale. A Comieco aderiscono circa 3.400 imprese della filiera cartaria dell’imballaggio. Per realizzare questi obiettivi il Consorzio ha sottoscritto convenzioni sulla raccolta differenziata che coinvolgono l’80% dei Comuni e oltre 52 milioni di Italiani (dati aggiornati al 31 dicembre 2009).