Ancora confusione sulla costituzionalità del decreto rifiuti
Per il giudice monocratico di Torre Annunziata il decreto non è costituzionale, e scarcera i tre imputati, arrestati a Boscoreale. Il gip di Napoli rigetta l´eccezione di incostituzionalità come "manifestamente infondata" e convalida gli arresti delle cinque persone fermate a Napoli est
12 November, 2008
C’è ancora confusione sul decreto n. 172 entrato in vigore il 7 novembre, così le decisioni prese sugli arresti effettuati negli ultimi giorni sono discordanti tra loro.
Il giudice monocratico di Torre Annunziata Marcopido ha accolto l'eccezione di incostituzionalità dei difensori delle tre persone arrestate lunedì 9 novembre a Boscoreale, perché sorprese ad abbandonare rifiuti in strada. In sostanza, il giudice ha ritenuto non manifestamente infondata la tesi secondo cui, le sanzioni previste per la Regione Campania sarebbero in contrasto con l’art, 3 della Costituzione, che prevede l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Marcopio ha riscontrato, inoltre, l’insussistenza dei requisiti di necessità ed urgenza, necessari per l´emanazione di decreti legge sanciti dall’art.77 della Costituzione. Completamente diversa l’opinione del gip Nicola Miraglia che, rispetto ai cinque arresti eseguiti sabato 7 novembre, ha stabilito che: la situazione di emergenza tipica della sola Campania in tema di rifiuti giustifica una regolamentazione diversa della materia rispetto ad altre regioni anche sul versante del trattamento penale, rigettando così come manifestamente infondata l’eccezione di incostituzionalità presentata sul decreto.
Insomma, la situazione resta poco chiara, tanto che il sottosegretario Guido Bertolaso illustrerà il decreto in commissione Ambiente della Camera. Il primo dicembre, la discussione passerà poi in aula. Intanto, il Pd ha presentato l'eccezione sulla costituzionalità del decreto che sarà affrontata a Montecitorio martedì 18 novembre.