Ridurre i rifiuti per fare posto a quelli napoletani. Ciafani, Legambiente: “Questa volta è più difficile che nelle altre crisi”
La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2010 e la crisi rifiuti in provincia di Napoli. La proposta di Paolo Hutter, Tommaso Sodano e Roberto Cavallo: "Ridurre i rifiuti per fare posto a quelli napoletani". Ospitare i rifiuti fuori provincia di Napoli: secondo Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, "questa volta è più difficile che nelle precedenti emergenze. C'è ovviamente ancora meno fiducia e disponibilità a comprendere"
22 November, 2010
Mentre si celebra la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2010, le strade di Napoli sono nuovamente invase dalla spazzatura. Il 17 novembre 2010, in vista dell’inizio della Settimana, Paolo Hutter, Tommaso Sodano e Roberto Cavallo hanno lanciato la proposta: “Ridurre i rifiuti per fare posto a quelli napoletani”. L’idea è quella di utilizzare a livello nazionale l'appuntamento della Settimana “per una solidarietà intelligente con la crisi napoletana”.
“La nostra posizione sulla Campania, la raccolta differenziata, il compostaggio, la riduzione dei rifiuti l'abbiamo ripetuta più volte anche in questi giorni. – ha dichiarato ad Eco dalle Città Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente -. Se mi chiedete sul tema della ospitalità dei rifiuti fuori provincia e fuori Regione, rispondo che è più difficile che nelle precedenti emergenze. C'è ovviamente ancora meno fiducia e disponibilità a comprendere. Anche per noi non è facile convincere tutti i circoli a non protestare se si accolgono rifiuti da Napoli negli impianti sparsi per l'Italia. D'altra parte anche se è necessario individuare nuovi punti di stoccaggio e smaltimento nel napoletano e in Campania, è impossibile che siano pronti nel giro di poche settimane. Se tutta Italia si rifiutasse di accettare quei rifiuti, andrebbero in Germania o in Andalusia. Il governo nel recente decreto ha escluso discariche che anche noi contestavamo. Ma non ha detto che fare. Come se potesse girare ad altri la patata bollente”.