Occhio del Riciclone, primo rapporto nazionale sul riutilizzo
Domenica 28 novembre è stato presentato a Roma il primo dossier nazionale sulle pratiche del riutilizzo, a cura del Centro di Ricerca Occhio del Riciclone. Istituzioni e settore dell'usato immaginano assieme percorsi comuni
29 November, 2010
Perché riciclare industrialmente o trattare un bene quando questo può essere semplicemente riusato così com'è? Le merci riusabili presenti tra i rifiuti urbani e i rifiuti potenziali sono moltissime, molte di più di quanto comunemente si creda, e per questo motivo il Riutilizzo merita politiche e modelli operativi specifici.
Il Rapporto Nazionale sul Riutilizzo, che è stato presentato per la prima volta a Roma Domenica 28 Novembre, è un lavoro del Centro di Ricerca di Occhio del Riciclone finalizzato a fornire gli strumenti e le informazioni necessarie a compiere un ragionamento ampio su questo settore.
Alla presentazione del Rapporto, avvenuta presso la Città dell'Altra Economia, hanno partecipato Gianfranco Bongiovanni e Maya Battisti del Centro di Ricerca Economica e Sociale dell'Occhio del Riciclone, Antonio Conti Portavoce della Rete Nazionale degli Operatori dell'Usato e Vicepresidente dell'Associazione degli Operatori di Porta Porta, Aleramo Virgili della Rete di Sostegno ai Mercatini Rom, Alessandro Giuliani Direttore Tecnico del Network Mercatopoli. Alla presentazione del Rapporto è intervenuto il Dott. Fabio Guerra a nome del Segretariato Generale del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che ha patrocinato l'iniziativa. La presentazione è stata preceduta dalla Sfilata di moda “Mi Riciclo” organizzata dalle sarte e stiliste di Occhio del Riciclone per illustrare la nuova collezione autunno-inverno realizzata completamente con materiali post-consumo. In Italia i protagonisti del Riutilizzo sono gli operatori dell'usato dei mercati e delle strade, le botteghe di rigatteria e i negozi in conto terzi. A completare il quadro sul Riutilizzo in Italia vi sono gli hobbisti che partecipano a fiere e mercatini per diletto, e le cooperative sociali e gli enti di solidarietà che grazie al riuso delle merci riescono ad aiutare o impiegare persone svantaggiate. Un mondo vasto e variegato che finalmente viene descritto in maniera unitaria e aggiornata. Il Rapporto ospita anche i risultati delle analisi e delle ricerche che sono state compiute a proposito delle caratteristiche e del valore delle merci riusabili conferite tra i rifiuti, una descrizione di quello che si muove a livello degli enti locali e una relazione sulle proposte e le istanze che il settore dell'usato sta iniziando a esprimere. Secondo il Dott. Fabio Guerra, del Segretariato Generale del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, “Il Rapporto sul Riutilizzo presentato oggi è uno strumento importante nel progetto di riforma del settore dei rifiuti e contiene interessanti spunti di riflessione. Il Rapporto sul Riutilizzo indaga le dinamiche del settore dell'usato e, soprattutto, indica soluzioni su cui lavorare”. Antonio Conti, Portavoce della Rete Nazionale degli Operatori dell'Usato, si augura che “la capacità di autogestione del settore dell'usato, la sua natura popolare e di utilità pubblica vengano valorizzate dall'approvazione del recente decreto legge che recepisce l'ultima direttiva europea, e che da qualcuno è stato definito evento epocale per una nuova gestione dei rifiuti”.
Secondo Aleramo Virgili, della Rete di Sostegno ai Mercatini Rom, “con questo rapporto il settore dell'usato acquista maggiore dignità e ci auguriamo che contribuisca all'accoglimento delle istanze del settore dell'usato nella nuova normativa, permettendo l'espressione piena delle sue potenzialità ambientali, sociali, economiche e culturali”. Potenzialità che, secondo il portavoce della Rete Nazionale degli Operatori dell'usato Antonio Conti, “dovranno trovare libertà di esprimersi a partire dai decreti applicativi sul Riutilizzo annunciati dal recente testo di recepimento dell'ultima direttiva europea sui rifiuti”. Gianfranco Bongiovanni, del Centro di Ricerca di Occhio del Riciclone, ha nnunciato che “il Rapporto Nazionale sul Riutilizzo d'ora in poi verrà prodotto tutti gli anni. Con l'esistenza di un Rapporto continuamente aggiornato su questa pratica, il suo settore di riferimento, l'usato, smetterà di essere un fenomeno largamente sommerso e ignorato per diventare, speriamo, uno dei più importanti punti di appoggio delle politiche pubbliche in favore dell'ambiente, della promozione sociale e dello sviluppo locale”.
Per maggiori informazioni: www.occhiodelriciclone.com