Tre ruote per la riduzione
La Cooperativa Sociale Triciclo di Torino lavora dal 1996 per la riduzione dei rifiuti e il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. Biciclette, mobili, elettrodomestici, vestiti, vengono aggiustati e rivenduti nei due mercatini dell’usato della Cooperativa
21 November, 2008
Dal lontano 1996 a Torino esiste una Cooperativa Sociale che ha fatto del riciclo il suo credo. Si tratta di Triciclo, nata su iniziativa dell'Organizzazione Non Governativa CISV (Comunità Impegno Servizio Volontariato) di Torino con il contributo e il patrocinio dell'Assessorato all'Ambiente della Provincia di Torino e del Comune di Grugliasco.
Triciclo, sull'esempio di analoghe esperienze europee (Helsinki, Brema, Hannover sono solo alcuni), inizia l'attività con l'idea di rispondere in modo semplice e immediato all'esigenza di ridurre la produzione di rifiuti stimolando il riuso e il riciclo, nonché consumi più responsabili, ambientalmente e socialmente sostenibili collegando il mal sviluppo e il sovra consumo delle società più opulente con il sottosviluppo delle regioni del Terzo Mondo.
Pari importanza riveste l'aspetto sociale di Triciclo. La Cooperativa, infatti, si è costituita anche con lo scopo di permettere il reinserimento lavorativo di persone che vivono in condizioni di disagio e che per tali disagi (quali tossicodipendenza, alcolismo, handicap e invalidità fisiche) sono state emarginate dal mercato del lavoro. Triciclo si è via via configurata come un'iniziativa policentrica in espansione sul territorio della Provincia di Torino, costituito da alcune realtà ormai del tutto consolidate.
Prima realtà è il Centro Pilota per il riuso, il riciclo e l'educazione ambientale di Torino, sede del mercato dell'usato allestito con oggetti provenienti da attività di sgombero gestita dalla cooperativa. Triciclo offre a tutti i cittadini dell'area torinese un servizio professionale di sgombero appartamenti, cantine, soffitte, magazzini e altri locali, previo preventivo gratuito effettuato da personale specializzato della cooperativa stessa.
Una volta raccolto, il materiale viene smistato in due modi:
- una parte, quella inutilizzabile per la cooperativa, è suddivisa a seconda della tipologia del rifiuto (legno, ferro, carta, ingombranti) e avviata al riciclo tramite il conferimento in centri specializzati;
- l'altra parte, quella di solito più consistente, è costituita da oggetti che dopo essere stati puliti, aggiustati o montati se si tratta di mobili, sono raggruppati nelle aree espositive e rivenduti nei due mercati dell'usato evitando in questo modo che finiscano in discarica.
A Torino la cooperativa Triciclo svolge per conto di Amiat Spa il servizio di raccolta rifiuti ingombranti su appuntamento in alcune zone della città. Tale servizio, attivo dal dicembre 2005, viene svolto con la formula dell'Associazione Temporanea d'Impresa (ATI) insieme alle cooperative sociali Arcobaleno, Soeko e La Nuova Cooperativa.
Sempre in Torino Triciclo ha ottenuto la gestione dei laboratori e del mercato del riuso all'interno dell'ecocentro Amiat SpA di via Arbe 12. Si tratta del primo ecocentro presente nella realtà dell'area metropolitana torinese, nato da un progetto realizzato per conto del Comune di Torino nel 1999, con il coinvolgimento di Legambiente e del Consorzio Network Cartesio. L'affidamento della gestione dell'ecocentro di Torino si affianca a quelle per conto del Cidiu SpA del Comune di Collegno e per conto del Comune di Rivoli.
Presso l’Ecocentro di via Arbe sono stati installati due laboratori: Tribù (Triciclo Bici Urbane) che produce bici usate, effettua riparazioni e mette in vendita componentistica ciclistica sia nuova che di seconda mano, oltre a realizzare brevi laboratori didattici per far acquisire ai partecipanti gli elementi fondamentali per una corretta manutenzione della propria bicicletta; Falegnameria e restauro, nato nel gennaio 2008 e inaugurato con un’esposizione di mobili restaurati, per valorizzare e diversificare l’attività di recupero della cooperativa attraverso la produzione di mobili e di complementi d'arredo assemblando materiale nuovo con parti vecchie di mobili particolarmente pregiati, ma in cattivo stato di conservazione.
Seppur giovane nella sua storia, Triciclo ha già ottenuto alcuni significativi riconoscimenti ufficiali per il lavoro svolto in campo ambientale. Tra questi vanno segnalati il “Premio nazionale della solidarietà” conferito all'Associazione Triciclo dalla Fondazione Italiana per il Volontariato nel 1999. L'ultimo è il “Global 500”, premio rilasciato dall'Unep, l'Agenzia delle Nazioni Unite responsabile per il Coordinamento delle attività della Giornata Mondiale dell'Ambiente istituita nel 1972.
“Registriamo un trend di crescita costante da quando siamo nati – ci dice il presidente della Cooperativa Sociale Triciclo, Fabrizio Cellai – per quel che riguarda l’Ecocentro di via Arbe, possiamo parlare di un raddoppio dell’affluenza rispetto al primo anno di apertura. Con l’apertura del nuovo laboratorio di falegnameria è anche cresciuto il numero degli impiegati”.