Società del riciclaggio? Work in progress
La Commissione Europea presenta il rapporto 2010 sulla gestione dei rifiuti nei Paesi appartenenti all’Unione: ottimi risultati per il Nord Europa, mentre Spagna, Portogallo e Paesi dell’Est occupano gli ultimi posti in classifica. In Italia buoni segnali di cambiamento, ma la strada è ancora molto lunga
25 January, 2011
Da Bruxelles arriva uno studio sulla prevenzione e sul riciclaggio dei rifiuti nei Paese dell’Unione Europea, che presenta i risultati raggiunti dagli Stati membri e soprattutto evidenzia i limiti da superare.
La produzione complessiva dei rifiuti urbani è in lieve aumento in tutta Europa, attestandosi sui 524 kg pro capite ogni anno, nonostante i consumi siano aumentati mediamente del 16%. Per quanto riguarda lo smaltimento, il rapporto registra forti squilibri da uno Stato all’altro: si va da Paesi in cui lo smaltimento è quasi scomparso ad altri in cui più del 90% dei rifiuti viene ancora interrato.
Fra i Paesi che complessivamente hanno raggiunto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti spiccano – senza sorprese - Svezia, Norvegia, Germania, Austria, Paesi Bassi e Danimarca. Risultati scarsi invece per l’Europa dell’Est e la Penisola Iberica. L’Italia, rientra nella categoria intermedia, fra i Paesi che hanno mostrato una tendenza positiva ma che hanno ancora molta strada da fare per raggiungere la “società del riciclaggio”.
Un comunicato dell’europarlamento afferma che “Per promuovere maggiormente il riciclaggio, occorre rendere più coerenti la progettazione dei prodotti e le politiche in materia di rifiuti. La nuova direttiva quadro sui rifiuti, che avrebbe dovuto essere recepita entro il 12 dicembre 2010, non è stata ancora trasposta negli ordinamenti nazionali in molti paesi dell'Ue.
Gli Stati membri disponevano di un periodo transitorio di due anni per poter adottare le misure necessarie ad allinearsi alla nuova direttiva ma, ad oggi, solo pochi hanno informato la Commissione del recepimento della normativa. La Commissione sta controllando attentamente la situazione e, se del caso, procederà contro chi si sarà dimostrato inadempiente in tal senso”.
Janez Potocnik, commissario UE per l’ambiente, ha dichiarato: “Il mio vecchio cellulare contiene oro, platino, palladio e rame: tutte risorse rare in Europa. Una tonnellata di questi apparecchi contiene circa 280 grammi d’oro, 140 grammi di platino e palladio e 63,5 chilogrammi di rame. Non si tratta di rifiuti da interrare o incenerire, ma di risorse che dovremmo rispettare”.
“Il nostro serio intento – prosegue Potočnik – è fare dell’Europa un’ “economia efficiente dal punto di vista delle risorse” – un obiettivo che ci apprestiamo a realizzare nel quadro della strategia di Europa 2020 e che non si limiterà ad una semplice riduzione delle conseguenze ambientali negative e delle emissioni di gas a effetto serra, ma che genererà anche occupazione. Nel solo settore del riciclaggio dei rifiuti si potrebbero creare mezzo milione di posti di lavoro”.