BiciRoma lancia l'allarme: ciclisti come carne da macello
Dopo l'ultimo incidente in cui è morta una donna di 70 anni, travolta da un camion mentre andava in bicicletta, l'associazione di ciclisti denuncia i rischi di chi ogni giorno si muove sulle due ruote. «Servono politiche attente alla sicurezza e infrastrutture adeguate»
04 February, 2011
Ciclisti come carne da macello. È questo l’allarme lanciato da BiciRoma all’indomani dell’incidente in cui è morta una ciclista di 70 anni, travolta da un camion. «Avevamo denunciato la pericolosità della mobilità romana per i ciclisti - scrive BiciRoma in una nota -. L'incidente mortale che ha visto una signora in bicicletta investita da un camion purtroppo non fa che confermare le nostre preoccupazioni. Dal Comune e in particolare dall'assessore alla Mobilità attendiamo politiche attente alla salvaguardia dei ciclisti. Il ciclista oggi è un utente alla stregua della carne da macello costretto a spostarsi per Roma senza alcuna protezione che invece da un amministrazione moderna (e ci sono molti esempi all'estero ad iniziare da Londra ed Amsterdam) dovrebbe essere premiato con servizi ed infrastrutture oggi inesistenti per il suo merito di non inquinare (sia per le emissioni inquinanti che in termini di inquinamento acustico, fattori di rischio salute in cui a causa degli altri utenti è immerso) e di occupare lo spazio strettamente necessario al suo spostamento».
Poi un appello all’assessore alla Mobilità, che «ha la responsabilità di attivare misure che evitino incidenti come quelli avvenuti in questi ultimi giorni che hanno visto coinvolti oltre alle due vittime in bici, due mezzi pesanti. BiciRoma attende di conoscere dall'assessore alla mobilità le misure che intende prendere in termini di sicurezza della circolazione e di sviluppo della mobilità ciclistica e sostenibile augurandosi che non siano i soliti provvedimenti tampone che durano qualche giorno».
Due incidenti avevano coinvolto dei ciclisti in via Cristoforo Colombo, a novembre e a fine gennaio. «Quanti altri gravi incidenti si devono attendere per vedere realizzate le infrastrutture per la sicurezza dei ciclisti?», chiedono i membri di BiciRoma.