Arpac: sono 2551 i siti potenzialmente inquinati della Regione Campania
La provincia di Napoli è quella in maggiore sofferenza con 1186 siti considerati contaminati, seguono Caserta, Salerno, Avellino e Benevento
26 November, 2008
Ammontano a 2551 i siti potenzialmente contaminati della Regione Campania, questi i dati resi noti dall´Agenzia regionale protezione ambientale Campania (Arpac). Rientrano nell’elenco tutte le aree dove ci sono discariche, abbandono incontrollato di rifiuti, sversamento non autorizzato di residui industriali. I dati sono preoccupanti, in particolare se confrontati con il numero dei siti registrati all’anagrafe nazionale: in totale 48.
Secondo la mappa dell’Arpac, realizzata grazie ai laboratori del centro regionale, la provincia maggiormente investita dal fenomeno è quella di Napoli che conta, infatti, la presenza di 1186 siti che potrebbero essere contaminati, di questi 1011 sono privati e 175 pubblici. Seguono nell’ordine Caserta, Salerno, Avellino e Benevento.
Altro elemento interessante è che 6 su 55 delle aree individuate come siti di interesse regionale vengono considerati inquinati: Napoli Orientale; litorale domitio-flegreo e agro aversano; Bagnoli-Coroglio; litorale Vesuviano; Bacino idrografico del fiume Sarno e Regi Lagni.