Blitz a San Giovanni degli ambientalisti contro l'abolizione di una corsia preferenziale per gli autobus
In via dell'Amba Aradan, in seguito ai lavori sulla strada, una delle due corsie per i mezzi pubblici non è stata ridisegnata. Il presidente di Legambiente Lazio Parlati: «Cancellata in modo subdolo, e sembra ci siano altri casi»
02 March, 2011
La corsia preferenziale è sparita da un momento all’altro. Sono bastati pochi giorni di lavori per il rifacimento del manto stradale. Quando sono state rifatte le strisce per terra, una delle due corsie riservate ai mezzi pubblici è sparita. È accaduto in via dell’Amba Aradan, la strada che collega le mura Aureliane a piazza San Giovanni. A denunciare la mossa del Comune è Legambiente Lazio, con la campagna Preferiamo le preferenziali: «Le borchie sono state rimosse a seguito dei lavori stradali e mai riposizionate e da qualche giorno è stata cancellata anche la striscia gialla che delimitava la corsia». I volontari dell’associazione hanno organizzato un blitz sulla strada, formando un cordolo umano per delimitare la ex corsia preferenziale.
Secondo gli ultimi dati pubblicati, fa notare Legambiente, «nella Capitale le corsie preferenziali arrivano appena a 120 chilometri, su una rete per i mezzi pubblici di 2.180 chilometri, il 5,5% del totale. Ma soprattutto, ben il 28% delle corsie non è nemmeno protetto». Proprio a via dell’Amba Aradan, fanno sapere da Legambiente, dal 2007 sono attivi i primi impianti per monitorare il transito sulle corsie preferenziali, così come in via Nazionale, attraverso il sistema Its già in uso per il controllo automatica degli accessi alle Zone a traffico limitato, utilizzabile per il rilevamento e il sanziona mento dei veicoli non autorizzati. A questi primi impianti nel 2008 se ne è aggiunto un altro in via dei Serpenti e, a gennaio 2010, il monitoraggio è stato esteso ad altre 8 corsi preferenziali della città, situate in via Ostiense, piazza Giureconsulti, via Aurelia, via Catania, via Nomentana, via di Portonaccio, via del Tritone e via S. Maria di Cosmedin, per un totale di 11 corsie sorvegliate e 17 varchi.
«Le preferenziali protette sono fondamentali per far camminare il mezzo pubblico in strade ad intenso traffico. Quella di via dell’Amba Aradan va ripristinata subito, che fine ha fatto?», chiede Lorenzo Parlati, presidente dell’associazione. «E’ assurdo, dopo la sostituzione del cordolo con le borchie motivata da alcuni gravi incidenti, ora nel corso dei lavori di rifacimento del manto stradale, la corsia è stata del tutto cancellata in modo subdolo, ma sembra non essere l’unico caso. Monitoreremo e organizzeremo altre iniziative. Roma soffre enormemente di traffico e smog, servono scelte facili e concrete come le preferenziali, che a costo zero aumentano la qualità del viaggio in autobus, favorendo certezza dell’orario e tempi di percorrenza più brevi. Lanciamo un appelli all’assessore alla Mobilità del comune di Roma: bisogna intervenire subito. Speriamo di avere lo stesso successo di via Nomentana, dove, qualche anno fa, la corsia in pochi giorni tornò a essere protetta», continua Parlati.
«Basta, non possono essere sempre le auto ad averla vinta! A via dell’Amba Aradan la corsia è una bella e utile abitudine, non avrebbe alcun senso eliminarla, ancor di più in un contesto dove i 120 chilometri di corsie preferenziali di Roma sono proprio troppo pochi per una città congestionata dal traffico», sottolinea Cristina Avenali, direttrice di Legambiente Lazio. «Servono nuove corsie, i numeri devono crescere presto. In termini strutturali, avere più corsie protette significa rendere più veloce ed efficiente il mezzo pubblico in città, qualità necessarie per rispondere alle esigenze di mobilità di cittadini, lavoratori, studenti. Certo, in tal senso, è impensabile riaprire al traffico privato le corsie esistenti. Significherebbe voler incentivare di fatto l’uso dell’auto privata a discapito del trasporto pubblico», conclude Avenali.