Il Forum Regionale sui Rifiuti è in crisi e Guido Viale si dimette da coordinatore
Non supportato da un riconoscimento istituzionale, il Forum vive in bilico tra la forte partecipazione della società civile e l’assenza di risposte da parte di chi in concreto prende le decisioni
04 December, 2008
Fortemente voluto dall’assessore Walter Ganapini, non si può dire che il Forum Regionale sui Rifiuti, durante i suoi sei mesi di attività, abbia avuto vita facile. Coordinato da Guido Viale, il Forum è nato per coinvolgere il maggior numero di attori della regione in un processo di partecipazione sui rifiuti, facendo emergere proposte dal basso e per preparare tutti questi soggetti, in particolar modo quelli pubblici, a riappropriarsi di alcuni strumenti di gestione dopo 15 anni di commissariamento.
Il problema del Forum, fin dall’inizio, però, è stato il rapporto con gli interlocutori istituzionali. Infatti, Il Sottosegretario Guido Bertolaso, attualmente detentore del potere decisionale reale in materia di rifiuti, fin dall’inizio si è sottratto al confronto e la Regione Campania non ha riconosciuto ancora formalmente il forum.
Da strumento di gestione dei conflitti, il forum è diventato esso stesso la fonte di nuove controversie, poiché alla alta partecipazione della società civile non ha corrisposto un’eguale attenzione istituzionale, lasciando nell’ombra le proposte partite dal basso, rigenerando così i meccanismi di sfiducia, che proprio il Forum avrebbe dovuto contribuire a lenire.
Guido Viale, dunque, si è dimesso e per l’occasione ha mosso la sua critica anche nei confronti dell’Asia, giudicando l’impegno della municipalizzata sul versante della raccolta differenziata ancora irrilevante. L'esperienza insegna – ha sottolineato Viale - che solo il sistema di raccolta porta a porta garantisce di avvicinarsi al 50% entro il 2010, come sta scritto nel decreto Berlusconi convertito in legge, e al 65% entro il 2012, come prescrive la Finanziaria. Asìa si è fino ad oggi limitata a pochi progetti pilota relativi a qualche quartiere, per il porta a porta. L'obiettivo dei 100mila abitanti coinvolti entro il 2010 mi pare lontano. Il problema centrale, sarebbe legato al fatto che l'azienda, gestirà il termovalorizzatore di Acerra assieme ad A2A, affidando così all'incenerimento il compito di risolvere il problema dei rifiuti.