Smog a Napoli, l'assessore Nasti attacca la Regione
Secondo i dati Arpac diffusi oggi da Legambiente la città di Napoli ha già superato il limite di 35 giorni in cui i livelli di polveri sottili PM10 sono superiori alla media consentita (50ug/m3). Per l'assessore Nasti "servono azioni sovra-comunali per il contrasto all'inquinamento" e "la rete Arpac è inefficiente"
10 March, 2011
Legambiente ha diffuso oggi i dati sui superamenti delle polveri sottili nelle città italiane. Napoli risulta aver superato il limite consentito di 50 ug/m3 per 36 giorni, diventando fuorilegge per la normativa europea (e per il decreto legge 155/2010 di recepimento), quindi a rischio infrazione da parte dell'Ue.
L'assessore Nasti non ci sta: “E' indifferibile che la Regione Campania programmi azioni sovra-comunali per il contrasto all'inquinamento atmosferico – dichiara l'assessore all'Ambiente del Comune di Napoli - peraltro esse sono previste dalla delibera di Giunta Regionale n. 854 del 9 maggio 2009, che viaggia pertanto con 671 giorni di ritardo rispetto all'obiettivo della conversione in legge”.
Sottolineamo che proprio la redazione di Eco dalle Città attende da due mesi risposte, dall'assessore regionale all'Ambiente Romano, proprio in merito al ritardo della Regione; soprattutto dopo le voci che erano circolate a proposito di un apprezzamento della delibera di Ganapini relativa all’inquinamento atmosferico sugli interventi sovracomunali da parte dello stesso assessorato regionale.
La dichiarazione a margine dell'incontro svoltosi stamane a Palazzo San Giacomo per esaminare la richiesta proveniente dalla Regione di fornire utili elementi per richiedere la deroga all'entrata in vigore dei valori limiti di biossido di azoto previsti dalla direttiva 2008/50/CE e relativa alla qualità dell'aria in Europa.
“Stante i 671 giorni di ritardo nella adozione di almeno un provvedimento, unico caso in Italia, ritengo che sia non coerente richiedere deroghe all'Unione Europea, e ribadisco la sollecitazione di attuare discontinuità amministrativa in tema di tutela della qualità dell'aria rispetto al passato anche recente" ha sottolineato Nasti.
Con riferimento ai dati diffusi da Legambiente in merito ai superamenti da polveri sottili, l'assessore all'ambiente del Comune di Napoli Rino Nasti precisa che “otto delle nove centraline presenti in città e curate dall'ARPAC non hanno superato il limite di legge e che pertanto l'unica centralina che ha toccato quota 36, quella posta nel bosco di Capodimonte non possa essere considerata rappresentativa della città, ma al massimo del bosco di Capodimonte e zone adiacenti. E' utile ricordare - sottolinea l'assessore - che tale centralina, in un'area a verde, ha superato il limite ininterrottamente anche nelle giornate di pioggia, finchè è stata poi sottoposta a manutenzione".
L'intera rete di rilevamento del territorio campano è peraltro oggetto di una gara bandita da Arpac tesa a ammodernarla e renderla conforme alla direttiva europea che regolamenta la tutela della popolazione in termini di qualità dell'aria. La rete, conclude l'assessore, "poiché non fornisce dati con continuità e' da ritenersi, ai sensi del D.M. 60 del 2002, non efficiente. Nonostante cio', nel 2010 i dati dell'inquinamento a Napoli sono migliorati di circa il 30%, e potrebbe migliorare ancora se le attività portuali, responsabili secondo il VI Rapporto dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale del Ministero dell'ambiente dell'Ambiente della maggioranza delle emissioni in atmosfera, venissero uniformate a criteri di sostenibilità ambientale".