Bari, parcheggio “Parco Rossani”. Opinioni a confronto tra Lello Sforza e Elio Sannicandro
La costruzione di un parcheggio interrato nel Parco polifunzionale Rossani (orto botanico, casa del ciclista, aree verdi, etc.), secondo l’esperto Lello Sforza, metterebbe a rischio la mobilità sostenibile a Bari. Per l’assessore alla pianificazione strategica del Comune Sannicandro, al contrario, il parcheggio, di tipo pertinenziale, decongestionerà le strade
27 April, 2011
L’area centrale della ex caserma Rossani, si appresta a diventare con il progetto “Bari 2015 Metropoli Terra di Bari”, un parco urbano polifunzionale di 80.000 mq, con orti botanici, una casa della del ciclista aree verdi, una casa dello studente, campi sportivi ma anche un parcheggio da 1000 posti auto. Per Lello Sforza, esperto di mobilità sostenibile, ciò determina un rischio per la mobilità sostenibile della città. Per l’assessore alla pianificazione strategica del Comune di Bari, Elio Sannicandro, il parcheggio poiché di tipo pertinenziale non darà problemi, ma anzi, li risolverà.
L’area centrale della ex caserma Rossani, è ubicata a ridosso della stazione centrale, nel cuore della città. Nel 1998 ha inizio la dismissione della caserma. Nel quinquennio 2001 - 2006 viene bonificata dalle coperture in amianto presenti sull’area. Al termine dei lavori è inserita nel PRUSST della città di Bari (programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio promossi dal Ministero dei lavori pubblici) con la realizzazione di un parcheggio interrato con circa 30 milioni in project financing, ossia versati da un privato in cambio della sua gestione. Con il decreto mille proroghe del febbraio 2008, avviene il passaggio della proprietà dal demanio statale al comune di Bari (la delibera di Giunta è di aprile), con una assegnazione di 13 milioni di euro per la riqualificazione. Attualmente, con l’approvazione della Giunta comunale dello studio di fattibilità “Riqualificazione Area ex Caserma Rossani” e con l’approvazione della Variante al piano Triennale Opere Pubbliche in Consiglio Comunale, l’area della Caserma Rossani si appresta a diventare un parco urbano polifunzionale di 80.000 metri quadrati.
Nello specifico, per quanto riguarda il verde pubblico, la città si doterà di un piccolo polmone verde. Ci saranno 40.000 mq di verde attrezzato (con reti wireless, specchi d’acqua, e viabilità ciclistica) e 3600 mq di orti urbani. Le aree coperte, alcune distribuite su due piani, circa 14.000 metri quadri, comprendenti la sede della Circoscizione (2500 mq), la casa dello studente e l’ostello della gioventù, la casa dei ciclisti, la casa delle associazioni, la casa dell'Altra Economia, il Slow food restaurant e il Market square, la Caserma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco del quartiere Carrassi, avranno garantita la sostenibilità energetica grazie ai pannelli fotovoltaici e termici montati sugli edifici.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, la casa dei ciclisti garantirà alcuni servizi, tra cui il bike sharing, il bike rent, e diventerà un punto di informazione sulla mobilità sostenibile della città. L’intera estensione del parco sarà percorso da piste ciclabili interne, collegate con quelle già esistenti.
Casus belli, però, la costruzione di un parcheggio interrato, su cui l’esperto di mobilità sostenibile Lello Sforza ha espresso forti dubbi.
Infatti in una recente lettera ha dichiarato che questo parcheggio è un naturale attrattore di traffico e per questo motivo potrebbe vanificare la politica di mobilità sostenibile (Park and Ride) dell’amministrazione barese.
L’assessore Sannicandro in risposta ha dichiarato che “Il parcheggio previsto alla Rossani è di tipo pertinenziale e serve a decongestionare/liberare dalla sosta le strade circostanti dei quartieri Carrassi, Picone e San Pasquale che sono intasate dalle auto in sosta a detrimento sopratutto della qualità urbana”. Inoltre a garanzia delle funzioni pubbliche che si stabiliranno all’interno della Rossani è obbligatoria per norma di legge “una certa quota di parcheggi, ma anche per ovvia necessità”.
Sannicandro ha concluso facendo alcuni paragoni con città estere: “Tolosa, come Valencia, Barcellona, Brema, Salisburgo e tutte le città dove sono importanti e diffuse le reti ciclabili ed il trasporto pubblico, sono tutte ampiamente dotate di parcheggi, per lo più interrati, nelle parti centrali al servizio dei residenti. Perfino Friburgo garantisce parcheggi nel centro urbano!”. Infine ha rimandato alle prossime presentazioni pubbliche, in cui verrà presentato un nuovo studio di fattibilità del parco Rossani, con relativi dati riferiti a residenti, densità edilizie nei quartieri circostanti e modalità di realizzazione dei parcheggi.
In disaccordo Sforza, che ha dichiarato: “Il limite culturale è pensare sempre ad una città con auto, parcheggi ed edifici dovunque. E una spruzzata di verde ogni tanto, ma non troppo!”. Secondo Sforza, è venuta a mancare una gestione della domanda di mobilità (mobility management) finalizzata a svincolare il numero delle auto private da quello delle persone. Anche l’esperienza di Friburgo, “avrebbe potuto ispirare qualche nuovo modello di sviluppo urbanistico e trasportistico per Bari”. Inoltre rimane scettico sul fatto che questo parcheggio possa servire a evitare il fenomeno “delle auto in doppia fila”.
Tra le soluzione proposte da Sforza, infine, l’investimento da parte dei privati del trasporto pubblico e collettivo e la creazione di servizi car-sharing per chi non “può fare a meno dell’auto”. Quest’ultima azione porterebbe alla conseguente eliminazione delle seconde e terze auto, “liberando veramente in questa maniera le strade dalle auto”. Infine Sforza ha invitato l’assessore alla creazione di un Piano di Mobilità sostenibile di tutte le attività (pubbliche e private) previste dal Progetto che si andranno a insediare nell’area del parco Rossani.
1 commenti
Scrivi un commentogiuseppe
28.04.2011 07:04
Gli esperti di mobilità sostenibile (ma anche chi ragione un pò più a fondo) concordano che aumento di parcheggi (soprattuttto in centro città) e delle strade per circolazione auto private, ha come conseguenza l'aumento di traffico. E' come se domanda e offerta, in questo caso di auto private, si sostengono a vicenda. Nelle città prese ad esempio, in molti casi i parcheggi in centro sono stati costruiti anni fa quando il paradigma del veicolo privato ancora non veniva messo in discussione. Mentre nel caso di Friburgo, il quartiere verde non ha un parcheggio sotterraneo e tanto meno di tali dimensioni.
In ogni caso, l'aspetto che incute forte perplessità, oltre al parcheggio, è la maniera becera con cui ogni qualvolta si vogliono fare interventi urbanistici nelle città, si cerca di placare gli animi accennando al concetto di "sostenibilità" sistematicamente usato in maniera ingannevole. Piantare qualche fiore e un praticello inglese in aiuole rigorosamente di cemento...è solo decoro urbano, ma in nessun caso ne "polmoncino verde" ne qualificabile con sostenibile. COme si fa a parlare di piste ciclabili se Bari ne è praticamente priva? il confronto con Tolosa, Barcellona e Friburgo che possiedono Km di piste è quanto meno fuori luogo. Nello spazio della ex caserma, tra uno square market, edifici vari, e vie di accesso, a fare due conti, non rimane granchè spazio per il verde. Mentre, la casa del ciclista e i pannelli solari, gli unici interventi interessanti, sono il minimo che si potesse prevedere in un parco urbano. Insomma, ogni qualvolta si parla di parco attrezzato....queste "attrezzature" prevalgono sistematicamente; e se si aggiunge il concetto polifunzionale...c'è da aver timore!!