Nichelino, sequestrato impianto di stoccaggio di rifiuti sanitari pericolosi non autorizzato
La Procura della Repubblica ha sequestrato un impianto di rifiuti sanitari pericolosi sito nel Comune di Nichelino, in Via Mentana 1 della Team Ambiente S.P.A di Prato, grazie alla segnalazione dell’ammistrazione comunale
27 May, 2011
“Si è trattato di un’operazione portata a compimento dalla Tenenza dei Carabinieri di Nichelino congiuntamente al Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, Nucleo Operativo Ecologico di Torino (NOE)” spiega l’assessore all’Ambiente Enrica Robioglio.
«Quando abbiamo saputo che una ditta aveva fatto domanda di avvio presso la Provincia di Torino per realizzare un impianto di stoccaggio di rifiuti sanitari pericolosi da 4500 tonnellate all’anno – dice il sindaco della Città di Nichelino Giuseppe Catizone – Siamo andati a controllare: sono emerse alcune anomalie (prontamente comunicate alla tenenza dei carabinieri di Nichelino) che sono state poi determinanti per gli accertamenti di reato da parte dei NOE e che hanno portato al sequestro del capannone della ditta».
«Quando si parla di impianti di rifiuti sanitari pericolosi occorre usare particolare cautela – aggiunge Robioglio - L’area individuata a stoccaggio distava poche centinaia di metri dalle case di Nichelino. Non solo: i rifiuti sanitari pericolosi erano quelli che provengono dagli ospedali ed alcuni di questi hanno un elevato rischio infettivo se non trattati adeguatamente. Nei giorni scorsi, prima della Conferenza dei Servizi, ho effettuato personalmente dei rilievi in Via Mentana 1 con il Presidente della Commissione ambiente Franco Ripani, e mi sono resa conto che vi erano delle discordanze importanti rispetto alla relazione che la ditta aveva presentato in Provincia per ottenere l’autorizzazione. Ad esempio il capannone si trovava a meno di 300 metri dai primi centri abitati e non a 1,5 Km di distanza come invece riportato dalla ditta. Fondamentale è stato l’intervento della Tenenza dei carabinieri di Nichelino, che messa al corrente delle nostre osservazioni è prontamente intervenuta con il NOE».
«Nella Conferenza di Servizi tenutosi lo scorso 11 maggio, conferenza di carattere preliminare, la nostra amministrazione comunale, tramite l’assessore all’Ambiente, aveva già presentato alla Provincia una serie di osservazioni al V.I.A sulla realizzazione del nuovo impianto di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non. Era stato evidenziato che l’impianto di stoccaggio sarebbe sorto nelle immediate vicinanze dell’area di salvaguardia del campo pozzi di Via Vernea e che sarebbe stato collocato a circa 250 metri dai pozzi ad uso potabile. Un’ulteriore preoccupazione era data dalla vicinanza al rio Grivassola di Vinovo, ed il fatto che la distanza dell’impianto fosse a meno di 300 metri dai primi centri abitati e non a 1,5 Km come invece descritto nella relazione della ditta. Le nostre osservazioni hanno tenuto conto del territorio di Nichelino e dei comuni vicini, Vinovo e Moncalieri. Ieri, 24 maggio 2011, abbiamo ricevuto la notizia di sequestro dell’impianto» racconta il sindaco.
L’impianto è stato sequestrato perché sarebbe stata accertata l’attività di deposito preliminare di rifiuti sanitari CER 180103, quelli pericolosi infettivi per intenderci, e nello specifico di 159 contenitori provenienti dal presidio ospedaliero di Ivrea. I NOE hanno potuto inoltre accertarsi che la ditta avrebbe iniziato la sua attività di stoccaggio di rifiuti sanitari pericolosi dal febbraio 2009 ed i chilogrammi di rifiuti depositati sarebbero stati quasi due milioni di chili.
«Stante la gravità di quanto emerso, chiederemo formalmente alla Provincia di Torino di sospendere il V.I.A. relativo al progetto, fino alla verifica dell’effettivo danno ambientale occorso al nostro territorio» conclude Catizone.