Rifiuti, Sodano incontra i comitati: il piano B contro i poteri forti
Nuova assemblea con i rappresentanti di associazioni e comitati. Il vicesindaco ribadisce il no a discariche ed inceneritori e rivela: "Hanno provato a costringerci ad accettare il loro piano, ma trasformeremo Napoli da città simbolo della monnezza a città della differenziata"
28 July, 2011
Il vicesindaco e assessore con delega ai rifiuti Tommaso Sodano ha incontrato i rappresentanti di comitati ed associazioni ambientaliste. L’assemblea è stata l’occasione per fare il punto della situazione rifiuti a Napoli e per ascoltare le proposte e le osservazioni provenienti dalla cittadinanza.
Sodano ha voluto ribadire con forza la contrarietà dell’amministrazione comunale a discariche ed inceneritori: «Noi non diremo mai sì ad un’altra discarica a Napoli, né all’inceneritore. Non si faranno, e se dovessero farle noi ce ne andiamo a casa perché avranno vinto loro. La nostra presenze qui è incompatibile con discariche ed inceneritori» L’assessore ha poi rassicurato i comitati di Chiaiano: «Sulla discarica di Chiaiano è evidente che noi vigileremo, se l’autorità giudiziaria la sblocca c’è una quantità residua, non entrerà una quantità di rifiuti in più rispetto a quella prevista».
Per Sodano i risultati ottenuti in un mese e mezzo di lavoro dall’attuale amministrazione sono comunque positivi: «Abbiamo programmato l’estensione del porta a porta a partire da settembre, abbiamo salvato Asìa, che era destinata al fallimento, e domani (oggi, ndr) annunciamo lo sblocco dei fondi destinati alla città di Napoli».
L’amministrazione, spiega Sodano, si è inoltre ritrovata obbligata a passare al piano B per essere più forte. «L’operazione sull’estero è necessaria, perché se Caldoro domani non rifà l’ordinanza ogni giorno restano mille tonnellate tra Napoli e provincia. Se ci ritroviamo sempre con questo ricatto è evidente che riusciamo a fare le cose che vorremmo. Per essere autonomi noi abbiamo il piano B da attuare se mi costringono, come hanno provato a fare, ad accettare inceneritore e discariche promettendo fiumi di denari». Perché, precisa Sodano, «nel momento in cui dici no a questo schema devi fare i conti e devi elemosinare anche un milione di euro in più per fare il porta a porta. E’ evidente che sono preoccupati perchè se rendiamo Napoli da simbolo della monnezza a simbolo della differenziata si apre uno scontro rispetto ai poteri forti del Paese. Se riesci a farlo a Napoli veramente scoppia una rivoluzione e vanno in crisi determinati meccanismi».
Inceneritore. A proposito dell’inceneritore di Napoli est «siamo sotto la spada di damocle della gara rinviata a settembre: abbiamo fatto opposizione al Tar, faremo la variante urbanistica, ma quella per norma è un inceneritore regionale e noi più di opporci con tutte le nostre forze e scendere in piazza non possiamo fare. Così come la discarica di Chiaiano non la può chiudere il comune di Napoli».
L'incontro è poi proseguito con gli interventi dei rappresentanti dei comitati.