Rifiuti organici, nuove regole entro il 2010
La commissione europea individua nel 2010 l'anno in cui dovrebbe entrare in vigore la nuova normativa sui rifiuti organici biodegradabili. Allo studio interventi legislativi per il trattamento sostenibile di tali scarti
20 January, 2009
Dovrebbe essere adottata entro il 2010 la nuova normativa comunitaria per la gestione dei rifiuti organici biodegradabili (scarti di cucina, resti alimentari e rifiuti dei giardini). La scadenza è indicata nel Libro Verde della Commissione Europea che disegna una strategia volta, tra l'altro, a incrementare il riciclaggio e il recupero energetico dei rifiuti organici. Tra le priorità c'è l'abbattimento delle emissioni di metano in atmosfera, il gas che ha un effetto serra 23 volte più potente dell'anidride carbonica.
Mentre la gestione dei rifiuti nella Ue è disciplinata da un ampio corpus normativo, nel settore dei rifiuti organici ci sono ampi margini di miglioramento, tanto più che questi rifiuti offrono la possibilità di essere riciclati e utilizzati come fonte di energia rinnovabile. Il Libro verde esplora opzioni e opportunità e intende contribuire a fare il punto sulla necessità di interventi legislativi.
Nell'Ue si stima che ogni anno vengono prodotti tra 75 e 100 milioni di tonnellate di rifiuti di alimenti e di giardini. L'energia recuperata dai rifiuti organici sotto forma di biogas o di energia termica può contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici, mentre il compost di qualità potrebbe dare un notevole apporto alla biodiversità e alla difesa del suolo.
I rifiuti organici biodegradabili possono essere gestiti con programmi di raccolta differenziata seguita dal compostaggio o dalla digestione anaerobica, con il trattamento biologico e l'incenerimento con recupero energetico ridotto o elevato.
I benefici ambientali ed economici dei differenti metodi di trattamento dipendono dalle condizioni locali, come la densità di popolazione, il clima e le infrastrutture. Ad oggi gli Stati membri attuano politiche ampiamente divergenti, che variano da interventi minimi in alcuni paesi a politiche ambiziose in altri.
A livello comunitario la gestione dei rifiuti organici biodegradabili è già oggetto di diverse misure legislative tra cui la direttiva che vieta di inviare in discarica tali rifiuti, la nuova direttiva quadro sui rifiuti che promuove il riciclaggio, l'incenerimento e il compostaggio (direttiva sull'incenerimento dei rifiuti, direttiva IPPC, regolamento sui sottoprodotti di origine animale) e le norme e requisiti dei prodotti (regolamento sull'agricoltura biologica, requisiti del marchio Ue di qualità ecologica per il compost, norme nazionali).
La Commissione pensa a misure aggiuntive, tra cui i criteri per stabilire quando un rifiuto cessa di essere tale, in relazione al compost e orientamenti per i rifiuti organici biodegradabili. Il passo successivo consisterà nella valutazione dell'impatto di una eventuale proposta legislativa prevista per il 2009, che, se giustificata dalla valutazione dell'impatto, potrebbe essere adottata nel 2010.