Francia: il progetto “Happy Nappy” prova a riciclare i pannolini usa e getta
Un progetto dell’azienda francese Suez Environnement, in collaborazione con il Centro internazionale di ricerca su acqua e ambiente (Cirsee), punta al riciclo su scala industriale dei pannolini usa e getta. I polimeri superassorbenti rappresentano il principale problema per i ricercatori
01 September, 2011
L’azienda francese Suez Environnement, in collaborazione con il Centro internazionale di ricerca su acqua e ambiente (Cirsee), sta lavorando ad un progetto, “Happy Nappy”, per il riciclo su scala industriale dei pannolini usa e getta.
La prima fase del progetto pilota è quella di schiacciare i pannolini usati al fine di isolare le varie componenti del pannolino usa e getta: plastica (dal 10 al 20%), polimeri superassorbenti SAP (5 - 10%), fibre (10-20%) e i rifiuti organici (50 - 70%).
Con il riciclaggio dei pannolini la Suez Envionnement punta a raggiungere un triplice obiettivo di recupero: produzione di energia da biogas attraverso rifiuti organici; produzione di materiali riciclati attraverso il riciclo della plastica; produzione di compost dai rifiuti organici residui.
"Il recupero dei pannolini è basato sulla co-digestione - fa sapere Suez Environnement - per cui i rifiuti organici dei pannolini usati si mischiano e fermentano con fanghi provenienti da acque reflue fornite da Lyonnaise des Eaux treatment plants. La co-digestione fornirà il biogas. Una squadra composta dal Cirsee e alcuni partner - INRA Narbonne, APESA2 – esperti in metanizzazione hanno convalidato il processo di separazione del pannolino così come la qualità delle materie prodotte e del biogas. ENSAT3, specializzata in bonifica biologiche, sta invece lavorando alla conformità normativa del compost".
I polimeri superassorbenti sono comunque il principale problema per i ricercatori: presenti in tutti i tipi di pannolino, in forma di microsfere o capsule, sono necessari per assorbire i liquidi in quantità rilevante ma non sono riciclabili. Per questo, spiega il direttore del progetto Laurent Galtier al quotidiano francese La Tribune, Suez Environnement sta contattando i produttori di pannolini, per lavorare con loro sulla ricerca di un sostituto più ecocompatibile per i gel. Non vi è alcuna indicazione se questo sistema sarà economicamente sostenibile. Nella migliore delle ipotesi, comunque, non ci sarà “nessun processo industriale prima del 2013“, afferma Galtier.
Quand Suez Environnement veut recycler les couches-culottes - da La Tribune.fr del 30.08.2011