Qubì: quante bici in 150 metri quadri e quanti rifiuti in meno in un Litrocubo...
Biciclette, acqua e riduzione dei rifiuti:con l'incontro di domenica 11 settembre il Qubì di Torino ha voluto lanciare un appello e attirare l'attenzione sui temi chiave dell'ecologia in città. Eco dalle Città intervista Elena Felmini, organizzatrice dell'evento
14 September, 2011
di Valentina Topputo
Come è nata l'idea di questa iniziativa?
Il Qubì, inaugurato a marzo 2011, si trova dove prima c’era un gommista ed ora è uno spazio multifunzionale che ospita eventi culturali, laboratori didattici e attività in collaborazione anche con altre Associazioni del quartiere. Dopo che alcuni membri dell'associazione avevano partecipato al Bike Pride a luglio 2011 è venuta l'idea di ripetere un'esperienza simile al Qubì, ossia riunire tante biciclette e relativi ciclisti non più per le strade della città, ma in un luogo circoscritto. L’uso responsabile della bicicletta implica un atteggiamento attento e consapevole nei confronti dell’ambiente. In questo momento storico l’acqua è uno dei temi centrali della questione ambientale, ecco perché abbiamo ritenuto opportuno inaugurare nel corso della manifestazione il distributore LITROCUBO con la degustazione gratuita dell'acqua.
Cos'è Litro Cubo?
E' un distributore d'acqua microfiltrata e refrigerata. E' posizionato all'ingresso del Qubì in Via Parma 75/c: si potrà acquistare l'acqua microfiltrata e refrigerata sia naturale che frizzante tutti i giorni durante l'orario di apertura dell’Associazione. Il costo è di 0,05 € al lt :notevolmente ridotto rispetto all'acqua dei supermercati, ciascuno potrà recarsi presso il distributore con le proprie bottiglie oppure potrà acquistare le bottiglie marchiate LITROCUBO dal design giovane e colorato in TRITAM un materiale resistente leggero, riutilizzabile, igienico: lavabile anche in lavastoviglie. Il concept ideato dalla designer Mariana Fracasso e dagli architetti Andrea Nicola e Gianluca Rocco è studiato per poter offrire ai cittadini una concreta opportunità di Consumo Responsabile. Si riduce notevolmente l'utilizzo di bottiglie di plastica, sia nella produzione che nello smaltimento, si utilizza un prodotto a Km zero: l'acqua è quella dell'acquedotto comunale, non attraversa l'Italia per arrivare nelle nostre tavole e non rimane stoccata per mesi, è un’acqua sana e viva; e infine si stimola un atteggiamento consapevole e attivo nei confronti delle risorse idriche poiché si contribuisce in prima persona al miglioramento della salute pubblica. Il design e il rivestimento del distributore in erba sintetica fanno sì che l'impatto urbano sia minimo e molto gradevole alla vista ed è pensato per essere armoniosamente integrato in qualunque contesto urbano. Riassumendo, direi che i principali punti di forza di LITROCUBO sono: meno plastica in giro, meno smog nell'aria e più soldi in tasca.
Qual era l'obiettivo dell'evento di domenica scorsa?
Abbiamo voluto attirare in maniera divertente ed inusuale l’attenzione sulla bicicletta e sulla sua importanza in quanto mezzo di trasporto alternativo alla macchina. Vedere quante bici stanno in uno spazio è stata un’occasione di aggregazione ed incontro per tutti coloro che utilizzano la bicicletta, più o meno quotidianamente. La sede dell’Associazione è inoltre posta di fronte alla pista ciclabile Lungo la Dora, in questo modo chi già la conosce potrà utilizzarla e chi non la conosce potrà scoprirla.
Chi sono stati i vostri partner?
In questa manifestazione abbiamo collaborato con l'Associazione Muovi Equilibri, con i Cuochi Volanti (che hanno cucinato gli aperitivi prét a porter) e con LITROCUBO.
E quindi, quante bici ci stanno in 150 mq?
Questa volta ce ne sono state poco più di 100, ma potrebbero starcene molte di più...