Castelvolturno: a novembre arriva la mozzarella legale e rinnovabile
A novembre prenderà il via, nella proprietà confiscata al boss Zaza, la produzione di una mozzarella realizzata utilizzando energia proveniente da pannelli solari e biogas. Il progetto è affidato alla cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana”, che promuoverà anche il turismo sostenibile sul territorio
27 September, 2011
Legale e rinnovabile. Avrà forse un sapore particolarmente buono la mozzarella che sarà prodotta a Castelvolturno (Caserta) a partire dal prossimo mese di novembre, in un caseificio sorto sulle terre confiscate al boss camorrista Michele Zaza. Il latticino, battezzato non a caso “mozzarella della legalità” sarà realizzato dalla cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana”, intitolata al coraggioso parroco assassinato dalla camorra 15 anni fa, i cui soci sono stati selezionati con bando pubblico. Per la produzione della mozzarella, oltre a tecnologie all'avanguardia, sarà utilizzata elettricità proveniente da fonti rinnovabili. Oltre ai pannelli solari, il caseificio sfrutta anche il biogas per la produzione di energia.
La presentazione del nuovo prodotto caseario è in programma il prossimo 1 ottobre, mentre si dovrà aspettare fino a novembre per trovare la mozzarella della legalità sugli scaffali dei negozi. La mozzarella della legalità è il risultato di un progetto avviato da circa due anni, finanziato dalla Fondazione con il Sud e realizzato da Libera. La cooperativa promuoverà anche forme di turismo responsabile ed eventi didattici sul territorio, a partire da una mostra sui mestieri legati alla produzione della mozzarella di bufala e un Festival dell'impegno civile.