“Premio Mensaverde 2011”: vincono il Comune di Castagneto Carducci (Livorno) ed Eni Servizi
Il “Premio MensaVerde”, promosso da CompraVerde-BuyGreen, il forum internazionale degli acquisti verdi di Cremona. Nell'ultima giornata del forum, il 7 ottobre, premiati i vincitori della terza edizione del forum: il Comune di Castagneto Carducci (Livorno) ed Eni Servizi. Numerose le menzioni
11 October, 2011
Sono il Comune di Castagneto Carducci (Livorno) ed Eni Servizi i vincitori ex aequo della terza edizione del “Premio MensaVerde”, promosso da CompraVerde-BuyGreen, il forum internazionale degli acquisti verdi e assegnato nella giornata conclusiva in Fiera a Cremona.
Un riconoscimento per le mense pubbliche e private virtuose e sostenibili, che giunge proprio all’indomani dell’adozione formale dei "criteri ambientali minimi" per la ristorazione collettiva (decreto 21 settembre 2011): criteri che il Premio per la prima volta ha introdotto tra i requisiti di valutazione. Ad essere premiate quelle esperienze che hanno mostrato una particolare attenzione alla qualità del cibo (biologico, a km zero, stagionale, equosolidale,…) e alla riduzione degli impatti ambientali e sociali, nonché al contenimento degli sprechi legati alla gestione del servizio.
Si è particolarmente distinto il Comune di Castagneto Carducci per l’offerta dettagliata e completa di cibi biologici, DOP, IGP ed equosolidali, le pulizie con detergenti ecologici, la raccolta differenziata dei rifiuti, l’utilizzo di stoviglie e di bicchieri riutilizzabili, la promozione di programmi di educazione alimentare, il recupero del cibo non somministrato e destinato a organizzazioni non profit, infine per la riduzione della distanza tra il luogo di cottura e di consumo dei pasti e il buon rapporto qualità/prezzo del pasto.
Accanto al piccolo comune livornese la multinazionale Eni Servizi vincitrice per il servizio di ristorazione aziendale, che offre ai dipendenti anche pasti etnici, vegetariani e senza glutine, prodotti stagionali, locali ed equosolidali, e un sistema di free beverage per ridurre i rifiuti. Le stoviglie sono sostenibili e biodegradabili, la raccolta differenziata dei rifiuti è semiautomatica e i pasti in eccedenza delle strutture aziendali sono donati a Onlus del territorio. Inoltre, grazie all’eliminazione della tovaglietta di carta copri vassoio e all’introduzione di un nuovo sistema di lavaggio, sono recuperati, e di conseguenza non sono sprecati, 12,4 kg di carta al giorno.
Menzioni poi all’Istituto Sophia del Comune di San Lazzaro di Savena (Bologna), che gestisce direttamente il servizio di ristorazione delle sue mense, dai nidi alle medie. Nell’acquisto dei prodotti alimentari si privilegiano cibi biologici, vegetali freschi e locali, privi di ogm, ormoni e pesticidi, prodotti del commercio equo; i pasti, inoltre, sono differenziati per motivi religiosi, etico-filosofici o per patologie. L’acqua servita ai tavoli proviene dall’acquedotto e le stoviglie sono riutilizzabili o in MaterBi; e ancora, si scelgono imballi in materiale riciclato e riciclabile, prodotti di pulizia ecologici, mezzi per il trasporto dei pasti a basso impatto ambientale e nell’organico della cucina si privilegia l’inserimento lavorativo di soggetti colpiti dalla crisi economica. Non manca nemmeno la raccolta differenziata.
Menzionato anche il Comune di Colorno (Parma), che ha eliminato nelle proprie mense l’acqua in bottiglia per preferire quella “del sindaco” e acquista prodotti biologici, tipici e tradizionali, e del mercato equosolidale. Tra le scelte prioritarie imballaggi e mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, prodotti di pulizia ecocompatibili, stoviglie e posate riciclabili o in MaterBi. Il sistema di raccolta dei rifiuti è differenziato e il Comune può richiedere alla ditta il riciclaggio del materiale a perdere.
Nella ristorazione della scuola dell’infanzia il Comune di Pabillonis (Medio Campidano), anch’esso menzionato, ha inserito per la sua prima volta cibi biologici, DOP e IGP, provenienti da fornitori locali, monitorati continuamente. Sono anche stati adottati piatti di ceramica, bicchieri di vetro e caraffe per distribuire l’acqua del rubinetto. E ancora, per il lavaggio è stata acquistata una lavastoviglie a risparmio energetico e, per eliminare gli sprechi di carta, un software informatico ha sostituito i buoni pasti cartacei. È da segnalare anche la scelta del passaggio dall’aggiudicazione del servizio per il prezzo più basso all’offerta economicamente più vantaggiosa.
Il Premio Mensaverde è sponsorizzato da “Io Bevo”-General Beverage.