Reggio Emilia, un buon posto per pedalare. Bimbi compresi
Con una rete di 178 chilometri di piste ciclabili e 7.000 accessi al centro storico in bici ogni giorno, Reggio Emilia è la città più ciclabile d'Italia. Ma non solo: secondo un'indagine del 2009 sulle scuole di Reggio Emilia, il 47% dei bambini va a scuola in bici o a piedi, anche grazie ad una drastica riduzione degli incidenti in città
28 October, 2011
Con una rete di 178 chilometri di piste ciclabili (erano 160 nel 2010), che si moltiplica in maniera esponenziale se si considera che tutte le strade della città sono a misura di ciclista, e 7.000 accessi al centro storico in bici al giorno, Reggio Emilia è la città più ciclabile d'Italia. Anche secondo Legambiente che da tre anni la mette in cima alla classifica della mobilità ciclabile.
A semplificare la vita di tutti i ciclisti urbani, oltre alle piste ciclabili e alla messa in sicurezza della rete stradale, ci sono anche le 'superciclabili', una specie di autostrada per ciclisti con percorsi privi di interruzioni e ad alto scorrimento, che consentono di raggiungere la meta nel minor tempo possibile. Il "Biciplan", programma per la ciclabilità del comune avviato nel 2008, prevede ben 13 superciclabili radiali (cioè che si dirigono verso il centro), oggi realizzate in parte, ma che dovrebbero essere completate entro il 2018 con un finanziamento di un milione di euro l'anno.
Anche se "i soldi ci sono - spiega l'assessore alla Mobilità Paolo Gandolfi - ma siamo bloccati a causa di questo assurdo patto di stabilità che, vincolando gli investimenti dei comuni, non ci permette di spenedere i soldi che abbiamo", sottolinea l'assessore alla Mobilità.
La buona notizia, però, è che fino al 2008 si è lavorato tanto e bene, e oggi si raccolgono i frutti soprattutto in materia di messa in sicurezza delle rete stradale, che comprende 'zone a 30', dossi e restrizioni delle carreggiate che diminuiscono la velocità delle auto. "In questo modo - sottolinea Gandolfi - dal punto di vista psicologico, cambia l'approccio alle strade: i ciclisti non vengono più rinchiusi in una riserva indiana, ma tutte le strade sono a misura di bici".
E non solo. "Abbiamo registrato una drastica riduzione degli incidenti e degli incidenti mortali in città", ha aggiunto - e una qualità dell'aria che va migliorando di anno in anno. Anche per noi, come per tutte le altre città, la questione della mobilità si è posta a partire dal problema inquinamento, ma poi abbiamo deciso che la cosa andava 'umanizzata' affinché la città tornasse ad essere un luogo piacevole e sicuro, in cui i bambini possono andare a scuola da soli perché non c'è niente da temere".
E in effetti, anche se l'assessore è convinto che l'obiettivo non sia stato ancora raggiunto, i bambini di Reggio Emilia a scuola da soli ci vanno, e in tutta sicurezza. Secondo un'indagine del 2009 sulle scuole di Reggio Emilia, ben il 47% dei bambini si reca a scuola in bici o a piedi. A questo si aggiunge il progetto "Bicibus" al quale aderiscono 565 bambini di 18 scuole che vanno a scuola 'in carovana', tutti insieme in bicicletta lungo le piste ciclabili, muniti di caschetto e accompagnati da adulti volontari. Gli adulti, almeno in questo caso, danno il buon esempio: "la percentuale di spostamenti in bici si attestava, nel 2007, del 15%, ma oggi il dato dovrebe essere aumentato e in alcune strade esterne al centro storico si raggiunge il 50%".