Porta a porta? Comune e Amiat preferiscono migliorare la raccolta stradale in centro
Dalla Provincia un milione di euro l’anno, per cinque anni, per il potenziamento della raccolta differenziata nel centro di Torino. Come saranno utilizzate queste risorse? Le dichiarazioni di Enzo Lavolta, assessore comunale all'Ambiente, Maurizio Magnabosco, e l'amministratore delegato Amiat, in occasione della presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2010 di Amiat
08 November, 2011
La Provincia di Torino ha annunciato che sosterrà con un milione di euro l’anno, per cinque anni, il potenziamento della raccolta differenziata nel centro di Torino. L'auspicio di molti è che venga avviata l'estensione del servizio di raccolta porta a porta al centro città. La risposta di Comune e Amiat è arrivata venerdì 11 novembre in occasione della presentazione del Bilancio di Sostenibilità Amiat 2010.
“La disponibilità della Provincia – ha dichiarato l'assessore comunale all'Ambiente, Enzo Lavolta - è riferita all'aumento della percentuale di raccolta differenziata, non vincolata al porta a porta. Per chi è esperto di bilanci e numeri sa che un finanziamento di un milione di euro, ancorché significativo e di certo noi non rinunceremo a questa cifra, inciderebbe forse in modo insignificante in un incremento legato alla raccolta differenziata porta a porta. Fortunatamente abbiamo fatto una verifica con la Provincia di Torino e non c'è un vincolo legato alla domiciliarità. Questo mi permette di sgombrare il campo da un equivoco: molto spesso – ha spiegato l'assessore - si rappresenta la raccolta differenziata del territorio di Torino come circoscritta ad alcune zone. Non è così, la raccolta differenziata viene fatta su tutta la città, e forse anche grazie a questo, nonostante non ci sia stato un'estensione del servizio porta a porta, abbiamo potuto assistere ad un incremento negli ultimi tre anni, se pur minimo, della percentuale di raccolta differenziata. Non legando direttamente la disponibilità del milione di euro al porta a porta potremo andare ad intervenire in un rafforzamento e potenziamento laddove il porta a porta non viene fatto ed in modo particolare nell'area centrale”.
“Abbiamo apprezzato molto la disponibilità della Provincia – ha dichiarato l'amministratore delegato Amiat, Maurizio Magnabosco - e stiamo già lavorando con i nostri tecnici e quelli di Provincia e Comune. Escludendo la questione porta a porta che prevederebbe una progettazione i cui costi nessuno è in grado di sostenere, vogliamo individuare della aree particolarmente critiche nella zone dove la differenziata avviene in modo stradale. Ci sono delle aree, per esempio piazza Vittorio o il Quadrilatero, dove per ragioni ricettive ci sono tanti esercizi commerciali e ristoranti. Ragionando con la Provincia abbiamo detto: dobbiamo fare in modo che questo investimento, anche agli occhi dei cittadini, venga visto come un messaggio che dica quella raccolta differenziata era X e grazie a questo intervento economico ma anche organizzativo, è migliorata. Ovviamente sarà un contributo al miglioramento generale. E' una cosa che vogliamo fare immediatamente, non c'è tempo da perdere, le aree critiche dove poter fare meglio già le conosciamo”.