Ecomondo: parte l’attività del nuovo Centro di coordinamento nazionale pile e accumulatori (Cdcnpa)
In occasione della fiera riminese, Il Centro costituito lo scorso giugno ha avviato ufficialmente la propria attività. L'Italia è già leader nella raccolta, nel trattamento e nel riciclo di accumulatori per veicoli e industriali e opra punta a distinguersi anche per la gestione di quelli portatili
09 November, 2011
Nella giornata inaugurale della 15esima edizione della Fiera Ecomondo di Rimini è stata ufficialmente avviata l’attività del nuovo Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA), costituito lo scorso 7 giugno per occuparsi della gestione integrata delle pile e degli accumulatori, portatili, per veicoli ed industriali, giunti a fine vita.
Il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori, attualmente formato da 14 Sistemi Collettivi e 2 Sistemi Individuali, ha voluto approfondire nel convegno “Le nuove modalità gestionali delle pile e accumulatori esausti” gli aspetti normativi, le procedure operative nonché delineare gli scenari futuri e gli obiettivi da raggiungere secondo quanto stabilito dal recepimento della Direttiva Europea 2006/66/CE e contenuto nel D.Lgs. 188/08 (recentemente modificato dal D.Lgs. 21/2011).
Da anni, infatti, l’Italia vanta la leadership mondiale nella raccolta, nel trattamento e nel riciclo di accumulatori per veicoli e industriali: nel 2010 delle oltre 65.000 tonnellate di accumulatori industriali e 187.000 tonnellate di accumulatori per veicoli immesse sul mercato è stato realizzato un recupero pari al 95%, superando abbondantemente l’obiettivo minimo di riciclaggio richiesto dalla normativa.
Per quanto riguarda, invece, le pile e gli accumulatori portatili, il cui immesso sul mercato nel 2010 è pari a circa 30.500 tonnellate, il dato di recupero si attesta intorno al 18-20%, risultando prossimo al limite minimo fissato dall’Unione Europea. Gli obiettivi da raggiungere, infatti, sono il 25% dell’immesso sul mercato entro il settembre 2012 e il 45% entro il settembre 2016, rispettando le seguenti efficienze minime: il 65% per quelle al piombo, il 75% per quelle al nichel-cadmio e il 50% per tutte le altre.
Per consentire al sistema nazionale di conquistare simili traguardi, la normativa ha attribuito la responsabilità della gestione delle pile e degli accumulatori esausti alle aziende produttrici e ha disciplinato l’intera filiera, dall’immissione sul mercato di tali prodotti allo smaltimento dei relativi rifiuti, attraverso l’introduzione di un sistema multi-consortile. I produttori di pile e accumulatori possono, quindi, associarsi ad un Sistema Collettivo, che svolga per loro conto la raccolta, il trattamento e lo smaltimento, oppure, in alternativa, possono gestire tali processi direttamente in proprio (Sistema Individuale).
All’interno di questo sistema multi-consortile il CDCNPA svolgerà un ruolo super partes nell’ottimizzare le attività di competenza dei Sistemi consorziati, garantendo omogenee ed uniformi condizioni operative allo scopo di incrementare le percentuali di raccolta e riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori, minimizzandone i costi, e superare così gli obiettivi minimi imposti dall’Unione Europea.
Il CDCNPA provvederà, inoltre, a realizzare campagne di informazione e sensibilizzazione per i consumatori e assicurare il monitoraggio e la rendicontazione dei dati relativi alla raccolta ed al riciclaggio dei rifiuti di pile ed accumulatori portatili, industriali e per veicoli.
Per rendere sempre più efficiente la gestione dell’intera filiera il CDCNPA si è anche dotato di due comitati operativi, il Comitato Operativo pile ed accumulatori PORTATILI (COP) e il Comitato Operativo accumulatori INDUSTRIALI E PER VEICOLI (COA), i quali stanno cooperando per realizzare un’ottimizzazione globale del modello di raccolta.
“Ad Ecomondo, fiera internazionale dedicata allo sviluppo sostenibile - ha dichiarato Giulio Rentocchini, Presidente del CDCNPA – il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori, coglie l’occasione per far conoscere la propria effettiva attività, iniziata già all’atto della sua costituzione. Il primo traguardo è fissato per il 2012 quando l’Italia, così come gli altri Paesi europei, dovrà raggiungere un tasso di raccolta delle pile portatili esauste pari al 25% dell’immesso a mercato. Sono convinto che, avvalendoci dell’esperienza dei Sistemi Consorziati, il CDCNPA abbia tutti i requisiti per affrontare responsabilmente le sfide lanciate dall’Unione Europea”.
Giancarlo Morandi, componente del Comitato Esecutivo del CDCNPA, ha sottolineato come l’attività del nuovo Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori permetterà ancora una volta al sistema Italia di conquistare la leadership nella raccolta e nel riciclo delle pile e degli accumulatori portatili, dopo l’eccellenza raggiunta nel settore degli accumulatori per veicoli ed industriali.