Inceneritore di Napoli. Un gruppo di imprese risponde alla nuova gara mentre la Giunta comunale dice "no" sul suo territorio
Dopo il nuovo bando di gara, un raggruppamento di imprese, tra cui la lombarda A2A, si sono dichiarate interessate alla realizzazione dell'inceneritore di Napoli. L'eventuale localizzazione dovrà tener conto di una delibera della Giunta comunale che pone un vincolo urbanistico sulla possibilità di costruire un impianto di incenerimento sull'intero territorio del comune di Napoli
09 January, 2012
Dopo l'incontro del 3 dicembre 2011, sindaco e vice-sindaco di Napoli avevano dichiarato che l'ipotesi del termovalorizzatore a Napoli est è "cancellata". L'accordo sottoscritto nell'incontro tra enti locali campani e Ministero non ha però fermato la procedure per la realizzazione dell'impianto previsto dal 2008. Lo scorso dicembre il commissario ad acta Alberto Carotenuto aveva riavviato la gara per l'inceritore di Napoli con una nuova procedura. Il bando dava tempo alle imprese interessate fino al 30 dicembre scorso. In una nota la Regione Campania ha annunciato l'esito della gara: "Si comunica che alla scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione al "dialogo competitivo" per la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli indetto dal commissario, è pervenuta la domanda del raggruppamento costituito da A2A SpA (mandataria), Cnim s.a. e Eureca consorzio stabile (mandanti)".
Anche se l'impianto dovesse realizzarsi, difficilmente però sarà nel comune di Napoli. A rafforzare quanto affermato da Sodano e De Magistris dopo il 3 dicembre, è arrivata infatti una delibera della Giunta comunale approvata lo scorso 29 dicembre. "La Giunta ha approvato una delibera con la quale l'amministrazione conferma la volontà di opporsi con tutti i mezzi a propria disposizione alla costruzione di un inceneritore sul territorio del Comune di Napoli" ha dichiarato il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano. Il documento, proposto dall'assessore all'Urbanistica De Falco e dal vicesindaco Sodano, pone un vincolo urbanistico sulla possibilità di costruire un impianto di incenerimento sull'intero territorio del comune di Napoli. La delibera infatti precisa che l'amministrazione, "nell'interesse pubblico, intende procedere a prevedere, all'interno delle norme di attuazione del Prg vigente, una norma che escluda nel territorio del comune di Napoli la possibilità di realizzare impianti di incenerimento". "Questo atto - continua Sodano - è stato stilato in conformità alla delibera approvata il 16 giungo scorso, nella quale si stabiliva di dover compiere ogni azione tesa alla individuazione di una soluzione che escludesse la realizzazione dell'inceneritore a Napoli Est in quanto ritenuto non necessario. Con questo atto inoltre si apre la strada per la realizzazione in città di un impianto per il trattamento della frazione umida e un impianto di selezione finalizzato alla valorizzazione di materiali".
Inceneritore Napoli Est, ancora poca chiarezza - da L'Inchiesta Napoli del 23.12.2011