Differenziata e riciclo: firmata intesa tra Provincia di Reggio Calabria e Conai
Firmato un protocollo d'intesa tra Provincia di Reggio Calabria e Conai che ha l'obiettivo di dare un forte impulso alla raccolta differenziata e all'avvio a recupero e riciclo delle sei tipologie di rifiuti di imballaggio in tutti i Comuni del reggino
11 January, 2012
La Provincia di Reggio Calabria ed il Conai hanno firmato un protocollo di intesa per lo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti di imballaggio. L'obiettivo del protocollo, è scritto in una nota, "è quello di dare un forte impulso alla raccolta differenziata e, conseguentemente, all'avvio a recupero e riciclo delle sei tipologie di rifiuti di imballaggio (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro) in tutti i Comuni del reggino". Previsto anche l'aggiornamento del piano provinciale di gestione dei rifiuti che valuterà la possibilità di uniformare i modelli di raccolta su tutto il territorio. L'accordo è stato firmato dal presidente della Provincia Giuseppe Raffa e da Luca Piatto, responsabile rapporti con il territorio del Conai, alla presenza del dirigente di settore Ambiente Carmelo Barbaro, del responsabile del servizio Giuseppe Postorino e di Fabio Costarella, del Consorzio recupero imballaggi (Conai).
I principali punti del protocollo riguardano la collaborazione tra l'Ente ed il Conai nell'aggiornamento del "Piano Provinciale" di gestione dei rifiuti e nella realizzazione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini alla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio; la promozione di corsi di formazione in educazione ambientale per i docenti delle scuole della provincia e per altre figure professionali individuate dall'Amministrazione guidata da Raffa; il ritiro, da parte del sistema consortile, dei rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata nel quadro delle condizioni e degli standard qualitativi indicati dall'Accordo Quadro Anci-Conai.
Il nuovo piano per la gestione dei rifiuti dovrà, inoltre, valutare la possibilità di implementare, sia per utenze domestiche che per altri tipi di utenze, un modello uniforme di raccolta differenziata, che privilegi la raccolta monomateriale per la carta e per il vetro e la raccolta del multimateriale leggero (plastica, acciaio e alluminio), secondo un sistema di raccolta ideale in termini di ottimizzazione dei costi e dei risultati di riciclo. "La firma del protocollo - secondo Piatto - è un primo passo verso la possibilità di adeguare gli standard di raccolta differenziata agli obiettivi di legge nell'intera area reggina. Conai, da parte sua, continuerà a fornire il supporto necessario, soprattutto quando si entrerà nella parte operativa che richiederà il concreto sviluppo di un piano industriale di raccolta a livello provinciale". "O si fa la differenziata - ha sostenuto Raffa - oppure non si esce dall'emergenza. Qualsiasi discarica si andrà a realizzare, qualsiasi bonifica si possa fare siamo di fronte a siti che vanno ad esaurimento. Dunque un danno per l'ambiente e uno economico per gli enti che li gestiscono. Avviare percorsi virtuosi significa realizzare sistemi che vanno a regime nel momento in cui, ed è questo il nostro obiettivo, diventano in grado di auto mantenersi e non gravare, esclusivamente, sulle imposizioni fiscali nei confronti delle famiglie che è uno degli aspetti che ci preoccupa. Il rifiuto se selezionato, trasformato e incanalato nelle apposite filiere può e deve rappresentare una risorsa".
La provincia di Reggio Calabria produce circa sessantamila tonnellate di prodotto secco mentre la differenziata si attesta al 7,89%. "Sessantamila tonnellate - ha sostenuto Raffa - è quello che noi vorremmo differenziare per produrre ricchezza e, naturalmente, occupazione: due degli aspetti che ci preme realizzare". Raffa ha poi evidenziato che sulle tematiche della differenziata ha registrato una forte attenzione e la disponibilità dei sindaci ed ha anticipato la prossima presentazione di un piano relativo ad un sistema "chiuso sui rifiuti: dalla produzione alla commercializzazione del prodotto differenziato", e che la Provincia chiederà un sostegno sia a livello regionale che Comunitario, perché "con questo tipo di progetto si chiude l'emergenza rifiuti sul territorio provinciale con il raggiungimento del 50% di raccolta differenziata. Un dato molto virtuoso, in grado di creare quell'abitudine sociale la cui mancanza produce disorientamento nel cittadino".