RAEE: il Parlamento europeo approva nuove regole sulla gestione dei rifiuti elettronici
Approvato dal Parlamento europeo l'aggiornamento delle direttiva 2003 sulla gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Fissati nuovi obiettivi di raccolta e riciclo. Controlli più severi per evitare le esportazioni illegali di RAEE
20 January, 2012
Saranno molti di più i frigoriferi, i telefoni e i gadget che saranno raccolti e riciclati grazie ai nuovi obiettivi ambientali approvati dal Parlamento europeo. L'aggiornamento della direttiva 2003 sulla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Waste Electrical and Electronic Equipment - WEEE) offre inoltre ai consumatori la possibilità di restituire piccoli rifiuti elettronici ai rivenditori e riduce il fardello burocratico per le imprese.
"Dopo difficili negoziati sono molto soddisfatto del fatto che siamo riusciti ad accordarci su tassi di raccolta ambiziosi, ma raggiungibili. L'Europa adesso recupererà più materiale grezzo, il che è un'ottima notizia sia per l'economia sia per l'ambiente" ha dichiarato il relatore Karl-Heinz Florenz (PPE, DE), dopo che l'accordo è stato approvato, per alzata di mano, da una schiacciante maggioranza.
Una volta che il Consiglio avrà approvato formalmente le nuove regole, e queste saranno pubblicate sulla Gazzetta ufficiale, gli Stati membri avranno 18 mesi per inserire le disposizioni nella legislazione nazionale.
Raccolta e riciclo
Tutti gli Stati membri dovranno incrementare la raccolta dei rifiuti di prodotti elettronici, anche se già soddisfano l'attuale obiettivo forfettario di 4 kg per persona l'anno.
Entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate di rifiuti di prodotti elettronici per ogni 100 tonnellate di beni messi sul mercato nei tre anni precedenti. Entro il 2019, la cifra dovrà salire al 65% o, in alternativa, si potrà raccogliere l'85% dei rifiuti di materiale elettronico prodotto, due misure stimate equivalenti. Dieci paesi che devono migliorare le loro infrastrutture, fra i quali non c'è l'Italia, avranno un obiettivo intermedio del 40% e potranno richiedere una proroga fino al 2021 per raggiungere l'obiettivo finale.
Dove buttare il proprio cellulare che non funziona più?
Per aiutare ognuno a fare la propria parte, il Parlamento ha chiesto e ottenuto che ai consumatori sia permesso di restituire ai rivenditori piccoli dispositivi elettronici (come i telefonini) in ogni grande negozio del settore (da 400m2 in su), senza dovere per forza acquistare un altro prodotto.
Oro nei circuiti elettronici
Un miglior trattamento aiuterà poi a recuperare le materie prime più preziose, come l'oro utilizzato per i circuiti elettronici e a evitare che le sostanze nocive finiscano in discarica. I tassi di riciclaggio dovranno salire all'80% per alcune categorie di merci. Dovranno essere utilizzate le migliori tecnologie di riciclaggio e i prodotti dovranno essere progettati per essere riciclati più facilmente.
Esportazione di prodotti elettronici
Il Parlamento ha anche negoziato controlli più severi sugli imbarchi illegali per evitare che questi tipi di rifiuti siano inviati in paesi in cui le condizioni di lavoro sono spesso pericolose per i lavoratori e per l'ambiente. Sarà compito degli esportatori, e non più dei funzionari doganali, dimostrare che le merci sono state spedite per la riparazione o il riutilizzo, a seconda dei casi previsti dalle nuove regole.
Ridurre la burocrazia
I produttori di beni elettronici continueranno a contribuire finanziariamente al conseguimento degli obiettivi. Questi riceveranno invece benefici dalla semplificazione delle procedure di registrazione e potranno nominare dei rappresentanti sul posto invece di dover necessariamente stabilire una sede legale in ogni paese in cui operano. Le nuove misure impediranno la doppia imposizione della tassa di registrazione tra Stati membri.
Rifiuti di attrezzature elettriche ed elettroniche - Risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 19 gennaio 2012
Nuova direttiva RAEE, Centro di Coordinamento RAEE: “Una sfida importante per il nostro paese” - comunicato stampa del 20.01.2012
Foto di Antonio Ranesi