Un impianto per i rifiuti organici nelle terre della camorra
A Castel Volturno sta per nascere un impianto per il trattamento dei rifiuti organici in una ex tenuta agricola confiscata Dante Apicella, del clan dei casalesi
02 February, 2012
Il terreno confiscato a Castel Volturno (Caserta) all'esponente del clan dei casalesi, Dante Apicella, diventerà un'Oasi della Legalità. Grazie ai finanziamenti del Pon Sicurezza, il programma gestito dal ministero dell'Interno e cofinanziato dalla Ue, l'immobile potrà ospitare un impianto di trasformazione e riutilizzo dei rifiuti solidi di natura organica.
La tenuta, un'ex azienda agricola di oltre 11mila metri quadri, si trova in località La Piana e versa oggi in condizioni di completo abbandono. Il Programma operativo nazionale Sicurezza per lo sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013 ha previsto uno stanziamento di 2,2 milioni di euro per la creazione di un impianto dove i rifiuti verranno trattati con sistemi tecnologicamente avanzati e sicuri.
A lavori ultimati sarà dunque operativo un impianto per la lavorazione della frazione umida dei rifiuti solidi urbani da cui verrà ottenuta la cosiddetta frazione organica stabilizzata (Fos), utilizzabile per la sistemazione di scarpate, argini, terrapieni e per lo strato finale di copertura delle discariche. Dopo la prima fase di lavorazione verrà inoltre prodotto biogas che servirà per la produzione di energia elettrica e termica.
La frazione solida residua sarà ulteriormente trattata per ottenere il compost, un terriccio dalle elevate proprietà nutritive per le piante e ottimo concime in agricoltura. La gestione del bene sarà affidata ad una cooperativa sociale selezionata mediante procedura ad evidenza pubblica. In questo modo, un bene confiscato alla camorra potrà tornare alla collettività e sarà utilizzato proprio in un settore, quello dei rifiuti, che rappresenta un'enorme fonte di guadagno per le mafie.