Fabio Zanchetta (Bike Pride): “In bici sul ghiaccio si cade anche in Danimarca: solo che lì per prima cosa puliscono le piste ciclabili”
Dopo la disavventura dei nostri redattori scivolati in bici sul ghiaccio, abbiamo chiesto un parere a Fabio Zanchetta, organizzatore del Bike Pride ed esperto di ciclabilità urbana: “In bici sulla neve si può? E come fanno le città del Nord Europa?”
06 February, 2012
Fabio, due nostri redattori hanno il braccio al collo dopo essere ruzzolati in bici sul ghiaccio di questi giorni. In bici sulla neve si va o no?
Direi più sulla neve che sul ghiaccio. Durante i primi giorni di nevicata io ho usato spesso la bici, e l’ho fatto senza problemi. Ora sinceramente no, il ghiaccio è pericoloso. Oltretutto le piste ciclabili sono impraticabili, completamente ricoperte di neve o piste di pattinaggio.
Il Comune avrebbe dovuto fare di più?
Come al solito è una questione di priorità, e in questi giorni la priorità in effetti era liberare le strade e i grandi corsi per non bloccare il traffico. Noi che siamo un po’ “estremisti” andiamo in bici lo stesso, ma la maggior parte della gente no, quindi pulire le piste non deve essere sembrata una cosa urgente, nonostante le parole dell’Assessore Lubatti. Sì, è vero, alcuni mezzi sono stati impiegati davvero per la pulizia dei percorsi ciclabili, per esempio lungo parco Michelotti. Li ho anche fotografati. Però nel complesso avranno ripulito il 5% della rete ciclabile cittadina…
Non abbiamo ancora i dati ufficiali di ToBike, ma da un’osservazione empirica non sembrano esserci state troppe defezioni. Abbiamo visto postazioni, almeno in centro, quasi vuote. A meno che non fossero tutte disperse sembrerebbe che i torinesi abbiano scelto comunque il bike sharing. A te risulta?
Sì, in effetti venerdì scorso mi è capitato di parlare con un operatore di ToBike che mi ha detto che avevano registrato 900 prelievi in giornata, e uno perfino alle tre di notte… Non ero io, giuro!
Nelle città del Nord Europa la bici si usa spesso tutto l’anno, anche sottozero: è solo una questione di abitudine?
Con il ghiaccio si cade ovunque, anche a Copenhagen… Il punto però è che in una città in cui il 35% degli spostamenti avviene in bici, la pulizia delle piste ciclabili è una priorità, prima ancora delle strade. Sicuramente c’è una grossa differenza culturale. Detto questo, l’anno scorso ero a Parigi e il ghiaccio per terra c’era anche lì, è chiaro che in certe condizioni la ciclabilità è complicata ovunque.
I sindaci di molti comuni italiani stanno raccomandando ai cittadini di lasciare a casa l’auto e i mezzi a motore a due ruote, in alcuni casi addirittura le biciclette (Forlì, per esempio). Secondo te ha senso?
No. Ormai una nevicata sembra un problema nazionale, un’emergenza mai vista. Vietare la bicicletta mi sembra addirittura controproducente, se si vogliono liberare le strade. La bici si può usare: basta un po’ di buon senso.