Decreto liberalizzazioni: il Conai in audizione al Senato
Il decreto liberalizzazioni e le modifiche alla gestione dei rifiuti da imballaggio all'esame della Commissione Industria del Senato. Mercoledì 8 febbraio si è svolta l'audizione del Consorzio Nazionale Imballaggi. Le osservazioni del Conai
08 February, 2012
Sono in corso al Senato le audizioni presso la X Commissione Industria, impegnata nell'esame del ddl 3110 di conversione del decreto-legge sulle liberalizzazioni. E' fissato invece per venerdì 10 febbraio, alle ore 12, il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno.
Il decreto liberalizzazioni contiene al suo interno anche un articolo, il numero 26, che modifica l'attuale sistema di gestione dei rifiuti da imballaggio. Su questo argomento mercoledì 8 febbraio si è svolta in Commissione l'audizione del Conai – Consorzio Nazionale Imballaggi.
Le modifiche legislative: art. 26 DL 24/1/12
Pubblichiamo di seguito un estratto dal documento depositato dal Conai e pubblicato sul sito del Senato con le modifiche legislative introdotte e le osservazioni del Consorzio Nazionale Imballaggi:
Art. 221, comma 3, lettera a) del DLgs 152/06:
«Organizzare autonomamente la gestione dei propri rifiuti di imballaggio su tutto il territorio nazionale»
Art. 26 del DL 24/1/12 n. 1:
«Organizzare autonomamente, in forma collettiva, la gestione dei propri rifiuti imballaggio»
E’ evidente come l’art. 26 smentisca il disegno dell’art. 221 che pone una chiara distinzione fra l’iniziativa associata rappresentata dal sistema consortile e quella individuale dei sistemi autonomi. La dimensione individuale dei sistemi autonomi dà infatti significato al requisito della riferibilità della loro organizzazione dei «propri» rifiuti.
Art. 221, comma 3, lettera a) del DLgs 152/06:
«Organizzare autonomamente la gestione dei propri rifiuti di imballaggio su tutto il territorio nazionale»
Art. 26 del DL 24/1/12 n. 1:
«Organizzare autonomamente in forma collettiva, la gestione dei propri rifiuti imballaggio»
L’ulteriore modificazione imposta dall’art. 26 consentirebbe ai sistemi autonomi di raggiungere gli obiettivi di recupero raccogliendo i propri rifiuti solo nelle aree più «convenienti» abbandonando il resto dei rifiuti sulle spalle dei Comuni e del sistema consortile
L’art. 26 alla lettera a) n. 2.2 inoltre prevede un meccanismo di silenzio assenso per l’adozione dei provvedimenti di accoglimento/rigetto dell’istanza di riconoscimento da parte dell’Osservatorio Nazionale Rifiuti e in più alla lettera a) del punto 3 prevede una «franchigia» sugli obiettivi di riciclo e recupero che introdurrebbe una diversità di trattamento ingiustificabile sia dal punto di vista ambientale che economico.
Art 26: liberalizzazione?
“E’ facile prevedere che l’art. 26 favorirà la moltiplicazione dei sistemi autonomi con conseguente riduzione dei ricavi del sistema consortile” si legge ancora nel documento. “Tale situazione comporterà inevitabilmente – scrive il Conai - una riduzione delle risorse economiche per i Comuni o un aumento del valore unitario del contributo ambientale a carico della stragrande maggioranza delle imprese e dei consumatori”.