Tunnel sotto il Po? Nessun progetto in Provincia
A dicembre il sindaco di Torino annunciava di aver ricevuto tre manifestazioni d'interesse per la realizzazione del tunnel da Moncalieri a Torino Nord. Ma il presidente della Provincia Saitta, rispondendo ad un'interrogazione, non conferma: "Al momento non sono state avviate procedure che facciano pensare che il progetto sia in dirittura di arrivo"
05 March, 2012
Un tunnel sotto il Po per collegare Moncalieri con Torino Nord. Il progetto, pensato per decongestionare dal traffico corso Casale e tutta l'area Est della città, da anni torna periodicamente d'attualità sulle pagine dei quotidiani torinesi e poi, sistematicamente, finisce nel dimenticatoio pubblico. A dicembre dello scorso anno però La Stampa ha dato notizia di "ben tre progetti per il tunnel sul tavolo di Piero Fassino" e il sindaco confermava: "Nelle mie linee programmatiche avevo indicato il tunnel tra le opere da realizzare, e alcune aziende hanno manifestato l’interesse a verificare la fattibilità dell’operazione qualora l’amministrazione decida di procedere". Il meccanismo ipotizzato per finanziare la costruzione del sottopassaggio è il project financing: i privati pagano (il costo si aggirerebbe tra i 150 e 200 milioni di euro), progettano e costruiscono l’opera e in cambio la gestiscono per un certo numero di anni incassando gli utili di un pedaggio.
Ma i dubbi espressi sull'utilità dell'opera sono molti, soprattutto considerando che sulla stessa direttrice è in progetto la Tangenziale Est. Ha questa natura l'interrogazione presentata nella seduta del consiglio provinciale del 28 febbraio dal consigliere Gianluigi Surra del PdL, "per sapere se l’ipotesi di un progetto di sottopasso pedaggiabile per l’attraversamento di Torino est lungo l’asse del Po-Corso Casale sarebbe collaterale o alternativa alla tangenziale est". Il presidente della Provincia Antonio Saitta ha risposto "che il progetto era stato oggetto di studi effettuati nel 1997-98 da una società del gruppo Sitaf e che un’opera simile è stata indicata nel Piano territoriale provinciale di coordinamento, ma non in alternativa alla tangenziale, perché è un’opera che dovrebbe snellire il traffico locale urbano, non intercettarne di nuovo. Al momento però non sono state avviate procedure che facciano pensare che il progetto sia in dirittura di arrivo". Di nuovo quindi al punto zero?
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